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Putin trasforma la Crimea in un mega casinò…

La Crimea non sarà solo una zona militare strategica per la grande Russia sognata da Vladimir Putin ma diventerà anche uno dei punti cardine per lo sviluppo delle politiche legate al turismo e al gioco d'azzardo della Federazione. 

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Come noto, Putin ha fatto chiudere tutti i casinò e le poker rooms a Mosca e nelle grandi città russe nel 2009, istituendo solo delle determinate "gambling area" (Krasnodar, Kaliningrad, Altai e Vladivostok) destinate ad ospitare le sale da gioco. 

Il progetto è andato a buon fine solo in parte, con la costruzione della sola Azov City (Krasnodar). Per questo motivo il Governo ha deciso di istituire due nuove zone speciali: Sochi (istituita come area turistica) e – con ogni probabilità - la Crimea.

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Se l'Europa e gli Stati Uniti continuano a discutere e studiare eventuali ritorsioni per contrastare la politica aggressiva della Russia nei confronti dell'Ucraina, con la recente annessione alla Federazione proprio della Crimea, Mosca sta studiando un piano per rilanciare i territori appena acquisiti.

Secondo quanto pubblicato da Bloomberg, il vice-primo ministro Dmitry Kozak ha presieduto una riunione informale per creare una zona speciale per il gioco live in Crimea, con la costruzione di diversi casinò. 

Il Premier Dmitry Medvedev è stato successivamente informato ma non ha voluto commentare i recenti rumors. Il Governo ha inoltre aperto il fronte dell’online, dichiarando guerra all’e-gaming e oscurando parecchi siti (PokerStars, Unibet su tutti).

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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