Vai al contenuto

WiltOnTilt, la iena del cash game che vince dal 2005

Aaron 'WiltOnTilt' Wilt (courtesy CardPlayer.com)Il poker online, negli anni, ci ha consegnato diversi professionisti a cui è stata accostata la parola di "fenomeno", "campione" o anche solo "vincente": alcuni si sono persi per strada, ma Aaron "WiltOnTilt" Wilt non è fra questi. Lui, i soldi, li ha sempre fatti, ed ancora non ha smesso.

Conosce il gioco come molti altri nel 2003, a causa del boom che il poker ha negli Stati Uniti e non solo dopo l'incoronazione di Chris Moneymaker: il suo primo bankroll salterà fuori grazie al bad beat jackpot di un casinò. Lui che è di Kansas City si trova infatti all'Aristar, in compagnia di un amico che lo ha convinto ad andarci: inutile dire che non ha mai messo piede in precedenza in una sala da gioco.

Tutto quello che sa a proposito del poker glielo ha insegnato un libro che lui stesso, a posteriori, non esiterà a giudicare davvero terribile, ma quella sera ad un tavolo di Limit Hold'em $3/$6 basta solo la fortuna: all'inizio non capisce neanche che succede, e in men che non si dica, si ritrova con 500 dollari in tasca piovuti dal cielo.

Questa improvvisa fortuna lo motiva: legge altri libri, comincia a documentarsi, scopre TwoPlusTwo, a cui si iscrive nell'agosto del 2004. Ma per il momento, continua a giocare quella partita dal vivo.

Messi così da parte circa 5.000 dollari, è il momento di sedersi ai tavoli online di No Limit Hold'em: è il 2005, ed Aaron parte dal NL25. Tempo un anno, ed è al NL200 fullring, quando comincia la sua luna di miele col cash game. All'epoca ha 25 anni e lavora come programmatore, giocando quindi soltanto nel proprio tempo libero. 

Il problema è che vince, tanto, al punto che ben presto i soldi guadagnati di fronte al computer di casa diventano maggiori di quelli che riesce ad assicurarsi di fronte al computer dell'ufficio. Davvero un bel problema.

Pokerstars open Campione - tutte le info

"Non era particolarmente interessante né divertente - dichiarerà in un'intervista del 2008 - era diventato davvero difficile, continuare a lavorare in un cubicolo per tutto il giorno quando col mio lavoro part-time stavo guadagnando di più". E così, alla fine del 2006, prende la decisione di mollare il lavoro e dedicarsi esclusivamente al gioco, spaziando dal NL600 al NL2000. Inutile dire che i fatti gli dimostreranno come, professionalmente, sia stata la scelta più felice che potesse prendere.

Gioca sia 6-max che heads-up, prevalentemente No Limit Hold'em: sia su PokerStars che su Full Tilt Poker, comincia così a rendersi noto come "WiltOnTilt". Il suo nome però non è associato soltanto al poker giocato: diventerà infatti nel tempo uno dei coach di poker più apprezzati, grazie ad uno stile aggressivo quanto creativo, con solide basi matematiche.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il grafico di "WiltOnTilt" del 2008: da lì e fino al Black Friday vincerà ai tavoli 1.230.000 $

Lo statunitense vivrà anche momenti difficili, dovendo fronteggiare stavolta non un avversario come gli altri, ma il cancro. Gli viene infatti diagnosticato il linfoma di Hodgkin, che fortunatamente in molti casi è curabile, ed Aaron ce la fa. Questa difficile esperienza lo avvicina all'ospedale St. Jude's, specializzato nella ricerca di malattie gravi che colpiscono i bambini.

Non solo dona del denaro all'associazione, ma molti dei suoi coachati (una volta saputo di questa sua iniziativa) fanno altrettanto, ed ogni volta che accade Wilt fa una donazione pari alla loro. Il numero delle persone che gli chiedono di insegnarli a giocare aumenta man mano che vedono i suoi video: complessivamente, ne produrrà circa 200.

Poi arriva il Black Friday, e "WiltOnTilt" si ritrova con oltre mezzo milione di dollari congelato. Tuttavia non si arrende, e dopo il primo, iniziale smarrimento decide al pari di altri giocatori statunitensi di trasferirsi all'estero per continuare a giocare online, e continuare anche la sua carriera di coach.
La sua scelta cade al pari di altri sul Costa Rica, ed in particolar modo su Escazù: poco più di 10.000 abitanti, ma che a quanto pare hanno internet.

Sposato e padre di due bambini, Aaron Wilt continua insomma a giocare e ad insegnare ad altri a fare altrettanto: forse non sarà più un ventenne, ma a quanto pare non è troppo importante.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI