Vai al contenuto

All'EPT di Montecarlo vince sempre Montecarlo!

L'EPT di Montecarlo deve ancora conoscere i propri campioni, il cui nome resta quindi incerto. Quello che invece è sicuro, è che nel Principato di Monaco c'è qualcuno che a dispetto della varianza non perde mai: manco a dirlo, è proprio Montecarlo.

Niente di sorprendente: così come non andreste a Mosca aspettandovi di prendere il sole, allo stesso modo nella tappa regina dello European Poker Tour non ci si può attendere di fare economia. I giocatori lo sanno ormai bene, e certo mediamente possono permettersi gli sfarzi della città, ma questo non significa che la sensazione di essere trattati come polli da spennare gli faccia piacere.

Forse colta l'ironia di un simile contrappasso, non di rado i professionisti ci ridono su, come ad esempio ha fatto Joe "Stapes" Stapleton, spesso protagonista ai microfoni dell'EPT nel ruolo di commentatore: "Non voglio dire che Monaco sia cara - ha scherzato su Twitter - ma quando dicono che ti prendono 60 € per un taglio di capelli, loro intendono il prezzo per ogni singolo capello".

Sulla stessa falsariga anche il commento di Isaac Haxton, che  - dopo una prima giornata nella quale era stato protagonista sia nel Super High Roller che nell'esclusiva partita di cash game high stakes - si è ritirato nella propria camera d'albergo, salvo poi scoprirsi affamato: "Sto concludendo la mia serata con un tipico piatto monegasco - ha commentato - il cheeseburger da 25 euro". Fortuna che PokerStars, tra gli altri benefits, offriva agli iscritti al Super High Roller 1.000 € di consumazioni in camera gratuite: se non si farà prendere troppo la mano gli potrebbero perfino bastare.

Haxton non ha detto quanto gli sia costato il vino: che se lo sia portato da casa?

Non è la prima volta che i giocatori si lamentano bonariamente di episodi simili: anche alla PCA non scherzano, ed i player hanno sempre più spesso cominciato a sottolinearlo. Lo scorso novembre, Sorel Mizzi ha partecipato al Master Classic Of Poker di Amsterdam, dove ai giocatori venivano offerti dolciumi e frutta gratuita a volontà: "All'EPT di Barcellona per una banana mi hanno chiesto cinque euro - fu il suo commento a caldootto dollari e cinquanta al cambio".

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Se però i professionisti possono permettersi di scuotere la testa passando alla cassa, lo stesso non vale per tutti coloro che frequentano abitualmente il circuito. Lee Davy, giornalista e blogger inglese molto noto nell'ambiente, ne aveva parlato in un proprio articolo in gennaio, additando la tappa di Montecarlo come un vero e proprio incubo per le sue tasche.

"Quando un panino ti costa dieci euro ed una bottiglia d'acqua otto, una volta che hai sottratto le spese non ti rimane poi molto di quello che hai guadagnato - ammetteva - ma io ero preparato per l'occasione". Davy infatti raccontava di veri e propri "raid" al buffet della colazione, che consentivano a lui e non solo di risparmiare un bel po' nell'arco del soggiorno.

Questo dava vita anche a siparietti piuttosto surreali: "Porto sempre dei contenitori di plastica con me, ed a Montecarlo li riempio con pane, uova bollite e quanta più frutta possibile - confessava senza alcun problema - durante la colazione si vedono scene davvero divertenti, con persone che si rifugiano negli angoli più appartati della sala mentre fanno sparire mele, kiwi e banane nei loro zaini". L'occasione, in fondo, fa l'uomo ladro, o forse lo rende appena un po' più furbo.

"Non dite all'universo che rubo il cibo in queste occasioni - si raccomandava alla fine del suo pezzo - altrimenti sarò veramente fottuto". Noi invece siamo più ottimisti, e crediamo che anche quest'anno grazie alla sua esperienza e simpatia se la caverà egregiamente: in fondo è pur sempre l'EPT di Montecarlo, mica quello di Palermo...

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI