Vai al contenuto

Dominik Nitsche: 'Sono scappato in UK per via delle tasse!'

Dominik Nitsche è uno dei veterani, fra i professionisti tedeschi che con regolarità potete trovare nel circuito dei tornei dal vivo: ormai da tempo vive però ad Edimburgo, cittadina che ha imparato ad amare ma a cui inizialmente aveva pensato per ragioni tutt'altro che artistiche.

"Ormai sono quattro anni che vivo nel Regno Unito, e la ragione principale per la quale ho deciso di trasferirmi dalla Germania è stata quella di evitare di pagare le tasse - ha dichiarato recentemente a pokerplayer.co.uk - dovevo scegliere se rinunciare alla metà delle mie vincite oppure andare a vivere da qualche altra parte, e non si è trattato di una scelta difficile".

Nonostante questo, ora che è lì, sta finalmente pensando di comprare un appartamento laggiù, sempre che le WSOP non vadano troppo male precisa: "Nei tornei di poker alla fine molte cose sono riconducibili alla fortuna, e gioco da abbastanza per sapere che si tratta di essere realistici ed aspettare - spiega riferendosi al successo EPT che gli consegnerebbe la Triple Crown - ultimamente ho migliorato molto il mio gioco deepstack, e questo mi ha reso capace di incrementare il mio stack nei primi livelli molto più spesso di prima".

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Del resto, per lui che ama molto più il gioco dal vivo che non i tornei online - dal buy-in troppo spesso basso perché se ne senta attratto - fare buon viso alla cattiva sorte che la varianza può riservare è il minimo, anche perché negli ultimi anni la fortuna non gli è mancata, come quando ha vinto il braccialetto WSOP in uno degli oceanici eventi da 1.000 dollari di buy-in.

"Non mi piace essere orgoglioso del giorno in cui sono stato più fortunato, ma certamente è stato quello in cui mi sono sentito più felice - confessa ricordando quel momento - cerco comunque di non farmi prendere troppo la mano da certi risultati, in modo da rimanere motivato a migliorare costantemente".

Del resto, se vuole tenere il passo con i suoi connazionali, non ha altra scelta: "Ho confidenza solo con Philipp Gruissem, ma loro in generale non hanno punti deboli e condividono fra loro tutte le informazioni che hanno. In questo modo, sanno esattamente quali siano i leak dei loro avversari, e come sfruttarli a proprio vantaggio". Un giochino che, almeno per ora, sembra essergli riuscito piuttosto bene.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI