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Poker Online: come analizzare una hand history

‘Magis experiendo quam discendo cognoscitur’ dicevano i latini. L’esperienza è la madre della conoscenza. Ma a volte essa da sola non basta. Molti ottimi giocatori di poker non sono arrivati ad alti livelli solo accumulando ore e ore di gioco. Lo studio di libri di strategia, il discutere di situazioni di gioco con altri players (possibilmente di pari livello o superiore), e l’analisi attenta delle mani giocate, sono alcune delle tappe fondamentali da percorrere se davvero si vuole migliorare il proprio gioco.

L’analisi di una mano di poker non è cosa facile, almeno all’inizio. Tuttavia, con un pò d’esperienza, la cosa diventa più semplice ed immediata. Il poker online ci permette di avere, in maniera molto rapida, il resoconto di tutte le mani giocate. Bastano un paio di click e possiamo sfogliare tutta la hand history della nostra sessione. Anche in tempo reale, su alcune poker room che prevedono la funzione “instant hand history”.

Due sono poi le strade: o ci affidiamo ad un traking software, come Poker Tracker oppure Holdem Manager, che in automatico permettono di rivedere una qualsiasi mano giocata passo dopo passo. Oppure, come si faceva una volta, basta copiarle all’interno di un qualsiasi programma di scrittura e tenerle pronte per essere analizzate. Da notare, che non necessariamente dobbiamo considerare solo le mani che abbiamo giocato noi, anzi è buona norma studiare anche quelle in cui non eravamo coinvolti. Se c’è stato lo showdown, possiamo vedere come hanno giocato gli altri e prendere, magari, buoni spunti per le nostre strategie.

Il primo passo da fare nell’analisi di una mano, e che purtroppo non troviamo già scritto nella history, è quello di considerare il metagame, cioè la metodologia di comportamento che ogni giocatore stava applicando nelle determinate situazioni di gioco verificatesi in precedenza. Ci sono stati diversi grossi piatti? Molti rilanci preflop? Qualcuno al tavolo è particolarmente hot? Segnamoci delle note in proposito, ci aiuteranno a capire meglio le dinamiche di gioco nelle successive sessioni di analisi.

Annotiamo,poi, le nostre letture su ogni specifico giocatore. Del tipo: c’è qualcuno che limpa regolarmente? Qualcun altro è particolarmente aggressivo? Quanto spesso hanno raisato preflop? Consideriamo poi lo stack e la posizione al tavolo di ogni singolo giocatore. Ci sono giocatori short-stack? Chi aveva posizione su chi? Il big blind ha fatto call con una mano debole perché aveva le odds per farlo? Identifichiamo l’hero e il villain in ogni mano. Immaginiamo poi di rigiocarla da entrambe le parti. Questo aiuta a capire meglio i processi decisionali delle altre persone e non può che giovarci in un discorso di lungo periodo.

Controlliamo, poi, l’azione preflop. Ci sono stati dei limp? C’è stato un rilancio? Di quanto era il raise? Qualcuno ha 3-bettato? Studiamo attentamente il flop. Quanti giocatori al flop? La misura del piatto? C’erano due o tre carte a colore o a scala? Qualcuno ha seguito con un draw? Controlliamo la forza della nostra mano: una bella coppia di dieci rossi è molto forte preflop, ma su un board AKQ non sono più così buoni. Abbiamo un flush? Una scala? Una Top pair? Quale kicker?

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Pensiamo a cosa possa aver giocato il nostro avversario. Un “maniaco” potrebbe avere qualsiasi cosa, un giocatore nitty che ha raisato da early position ha quasi sempre una buona coppia o AQ/AK. Come stiamo messi contro il suo range? Se siamo dietro quante probabilità ci sono di migliorare la nostra mano?

Ripetiamo le ultime tre azioni per ogni street. Sul turn, qualcuno ha sparato una second barrel dopo aver puntato già al flop? C’è stato un call da parte dell’opponent sul turn e poi ci ha re-raisato sul river? C’è stata una value-bet al river?

Come potrete aver intuito, se giocate ore ed ore ma non dedicate un po’ del vostro tempo allo studio delle mani, perdete la possibilità di acquisire tantissime informazioni. Questo genere di lavoro, se ripetuto nel tempo, allena il nostro subconscio a rispondere istintivamente con la mossa migliore. Capire le persone e le motivazioni che le spingono a determinate azioni, costituisce una delle abilità fondamentali per diventare un grande giocatore di poker.

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