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La coppia di 7 da bottone: call, fold, raise oppure All In?

La coppia di 7 da bottone

DECISION Point con una coppia di 7

In un torneo no limit hold'em, il giocatore seduto under the gun raisa 3 big blind e tutti i vostri compagni di gioco foldano fino al cut-off che chiama. 

Sei sul bottone con 7 7   e uno stack complessivo di 17 Big Blind quando la mano è cominciata. L'azione è su di te ...

La coppia di 7

La nostra coppia di 7 ha un’ottima quantità di equity contro un ragionevole numero di mani avversarie, ma non lavora in modo molto performante posto flop contro stack molto profondi. 

Troppe overcard rispetto ai nostri sette e con la possibilità di giocare contro due avversari, il che è ancora più problematico in questo piatto multi-way.

Le coppie piccole e medie non realizzano il loro patrimonio netto postflop in pot multi-way con un basso rapporto stack-to-pot-ratio (SPR).

Per chiamare e giocare questa mano, avremmo bisogno che lo stack effettivo fosse molto più profondo in modo che le probabilità implicite che vertono sulla chiusura di un set, siano significativamente maggiori. 

Dal momento che questo non è il caso, le nostre due opzioni sono reraisare o foldare preflop.

Doppia opzione

Dato che il tavolo è a sette, il raise da UTG equivale in realtà al primo posto da posizione centrale, quindi dovremmo assegnargli un range di rilancio da MP1 predefinito (circa il 15% di tutte le mani). 

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La nostra mano gioca molto bene contro questo range, inoltre possiamo ancora creare del patrimonio netto originato da un eventuale reshove.

Possiamo potenzialmente aumentare la dimensione del nostro stack di quasi la metà quando prendiamo il pot uncontested, quindi pushare sarà una linea molto redditizia.

Inoltre, quando viene chiamato il nostro all-in, vinceremo ancora il piatto quasi la metà delle volte.

Andare all in è la miglior giocata

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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