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Martin Staszko nel mirino dei criminali: 'paghi o muori'

Una storia risalente alla fine del 2011 è venuta a galla in questi giorni e ha lasciato a bocca aperta un po' tutta la comunità pokeristica. Il motivo è che tra i coinvolti in questa brutta faccenda c'è anche Martin Staszko, runner-up al Main Event del 2011 vinto da Pius Heinz, il quale, pochi mesi dopo l'exploit alle WSOP, sarebbe finito nel mirino di una banda di criminali cechi, che avevano l'intenzione di sequestrarlo e metterlo di fronte a un terribile ricatto: dacci i tuoi soldi o muori.

La vicenda è spuntata fuori solo ora, quasi tre anni dopo, perchè solo ora i sette componenti della banda sono stati arrestati. Nel corso degli ultimi dieci anni, questi malavitosi avrebbero messo in atto decine di sequestri e ricatti, seguendo sempre la stessa procedura: attirare l'attenzione di un businessman o comunque di una persona molto ricca della Repubblica Ceca, utilizzando pretesti quali nuovi investimenti o la volontà di donare fondi in beneficenza, per poi offrirgli viaggio e alloggio presso una città europea al fine di discutere la questione di persona.

Una volta che la vittima si fosse presentata nella stanza d'albergo, i criminali, capeggiati da un certo Michael Šváb, lo avrebbero sequestrato, portato in un luogo più discreto, e costretto a tirare fuori ingenti somme di denaro in cambio della libertà. Secondo la polizia, la maggior parte delle vittime avrebbe pagato (in un caso anche due milioni di dollari), mentre ci sono due persone che in seguito al rifiuto sono scomparse e restano ancora oggi introvabili.

Alla luce di tutto questo ci si rende di quanto fosse un bersaglio ovvio e scontato Martin Staszko: la storia del suo ricchissimo secondo posto al Main Event (5.430.000 $), infatti, fece molto scalpore in patria e questo attirò tutte le attenzioni della banda in questione. I criminali tentarono il primo approccio tre mesi dopo le WSOP, utilizzando una scusa quanto meno singolare: Michael Šváb si sarebbe finto un certo Robert Kelner, ricchissimo uomo d'affari che avrebbe voluto regalare al padre, grande appassionato di poker, la possibilità di giocare un heads-up contro la nuova stella del poker ceco.

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L'arresto dei membri della banda che ha aveva nel mirino anche Martin Staszko

A Staszko venne offerto un jet privato per volare a Cannes e l'alloggio in un hotel di lusso, oltre a una bella cifra per il disturbo, indipendentemente dall'esito del match. Una situazione molto invitante, dunque, che avrebbe spinto la maggior parte dei professionisti ad accettare, ma non Martin che, fiutando qualcosa di losco, prima propose di spostare l'heads-up alle Bahamas (territorio più tutelato e controllato) e poi decise di declinare l'offerta in seguito al rifiuto di cambiare la location. A quel punto, di fronte all'atteggiamento estremamente cauto di Staszko, la banda avrebbe deciso di lasciar perdere e rivolgere la propria attenzione su personaggi meno diffidenti.

Nei tre anni successivi, i criminali hanno continuato a mettere in atto rapimenti e ricatti, fino alla cattura nei mesi scorsi. Ora i sette malavitosi dovranno affrontare un processo nel quale sono accusati di due omicidi, anche se il timore delle autorità è che siano molte di più le persone sparite in seguito al rifiuto di pagare. Una brutta storia, dunque, che Martin Staszko è riuscito a evitare grazie a quel connubio che è fondamentale tanto nel poker quanto nella vita: fortuna e intelligenza.

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