Una delle cose più belle che può capitare, nell'evoluzione di una mano di Texas Hold'em No Limit, è quella di possedere una pocket pair e di centrare un set.
Ma lo scenario si può abbellire ancora di più se il set lo si trova strada facendo, al turn o al river: a quel punto, diventa per i propri avversari assolutamente difficile da identificare, e nella maggior parte dei casi tale situazione porta a generare piatti molto importanti.
Un po' come capitato a David, il giocatore protagonista della nostra mano disputata al Gardens Casino, che però si è ugualmente trovato in difficoltà. Andiamo a vedere il perchè.
Un turn molto agitato al Gardens Casino
Siamo al Gardens Casino , in California, ed è il settembre del 2021. Si sta disputando una partita cash game $5/$5, con uno straddle di $10 posto abbastanza regolarmente.
Il protagonista della nostra mano si chiama Paul, che possiede uno stack di circa 1.500$.
In questa mano (con lo straddle), un giocatore in middle position fa call, mentre Paul sul bottone spilla 6 6 e rilancia a 35$. Il big blind chiama (stack 1.400$), così come il giocatore in middle position.
Si va al flop in tre (pot 120$):
K 10 3
Non un grande flop per Paul, che comunque vede i suoi avversari fare check, così ne approfitta per ottenere una carta gratis e anche lui sceglie di fare check.
Turn (pot 120$):
6
Eccolo, il set inaspettato. Si prospetta un grande scenario, anche perchè il big blind esce puntando 50$, il giocatore in middle passa, così Paul sceglie di rilanciare a 205$. Ciò che davvero scompiglia i piani è l'azione del big blind, che a sorpresa sceglie di 3bettare a 705$.
Che fare? Con quel board, difficile che 66 sia battuto, e molte volte l'avversario potrebbe avere un combodraw, un set minore o una doppia coppia.
Tuttavia, Paul opta per il call. Lui resta con circa 800$, mentre l'avversario con 700$.
River (pot 1.530$):
8
Il big blind fa check. Paul dice "ho avuto la sensazione che avesse fatto check per 'trappare', ovvero per farmi puntare ulteriormente, così ho fatto check".
A quel punto si va allo showdown, e l'avversario mostra forse l'unica mano che era impossibile attribuirgli: K K .
Paul perde, ma limita fortemente i danni.
Tuttavia, nell'analisi della mano, riteniamo che la condotta di Paul sia sbagliata. Perchè, in questo caso, ha preservato metà stack, buon per lui: ma su quel turn, nella stragrande maggioranza dei casi, il set (peraltro inaspettato e insospettabile) è il punto vincente, e probabilmente dovrebbe sempre indurre, a fronte della 3bet avversaria, a puntare tutto. Sono tante, troppe le combo che si battono, e generalmente, non andare in all-in su quel board significa perdere dei soldi.
Che ne pensate? Come avreste gestito la mano?
Photo Courtesy of Pokernews