Inizia a prendere forma il torneo milionario in Florida che dovrebbe disputarsi durante la convention BTC Miami nel prossimo aprile. Ricordiamo che gli ambiziosi organizzatori hanno già stabilito che il buy-in sarà pagabile solo in Bitcoin (sarà l'equivalente di 1 milione di dollari, ma non sono ancora stati stabiliti i criteri tecnici).
High Stakes Capital, società di investimento ad alto rischio, è promotore dell'iniziativa ed ha già ipotizzato che l'evento si disputerà al Miami Beach Convention Center, durante il convegno dedicato a Bitcoin, in calendario dal 6 al 9 aprile.
Miami è una location che piace molto ai giocatori di poker high stakes ed ai ricchi uomini d'affari sia europei che statunitensi.
Tony G: "il torneo dovrebbe essere solo per seri investitori Bitcoin"
A mostrare interesse per la competizione sono stati diversi players. Antanas "Tony G" Guoga ha rivelato che sarà presente al torneo ma ha posto delle condizioni: "è importante che ci sia un comitato e che nessun professionista 'puro' uccida il grande evento. Dovrebbero parteciparvi solo reali e seri investitori di crypto".
Tony G, fondatore di Pokernews è anche uno degli investitori di cripto più famosi del mondo del poker, essendo il proprietario della critpo-room CoinPoker.
Nonostante le sue perplessità, Tony G ha garantito: "ci sarò!".
Il leggendario scommettitore sportivo ed appassionato di poker (nonché consulente della NBA) Haralabos Voulgaris ha sollevato gli stessi dubbi: "Giocherò solo se non ci sarà nessun professionista al tavolo".
Fedor Holz: "sono pronto a volare a Miami"
Ma i super high roller scaldano già la sedia. Fedor Holz non si nasconde "se c'è un posto sono pronto a giocare". Il tedesco nel 2018 nel Big One for One Drop è arrivato secondo vincendo 6 milioni di dollari.
A batterlo quel giorno fu Justin Bonomo. Quel giorno vinse ben 10 milioni di dollari e non avrà problemi a vendere quote in Bitcoin. Bonomo è attualmente il numero uno nella All Time Money List ed ha già mandato un messaggio ai suoi potenziali investitori: "Contatemi!".
Anche il cash gamer Chris Brewer non nasconde le sue ambizioni: "mi piacerebbe giocare". Il condizionale è d'obbligo per uno che è partito frequentando tornei da 5 dollari di buy-in ed in soli 8 anni ha iniziato a giocare gli high stakes live.
Dan Smith: "spero che una quota del buy-in sia destinata a scopi benefici"
Quando si parla di tornei di questo calibro Dan Cates non si tira mai indietro ed è uscito allo scoperto dichiarandosi interessato a giocare a Miami ad aprile. Stesse intenzioni per Jason Koon che ha già assicurato: "io ci sarò!".
Dan Smith, nonostante le sue WSOP disastrose, ha dichiarato: "mi piacerebbe giocare e promettere che una parte di quel buy-in fosse destinato ad una buona causa".
Smith è coinvolto negli eventi benefici a 360 gradi: "dono il 20% dei miei profitti per finanziare e gestire un'organizzazione benefica 'Double up drive" che ha già raccolto oltre 18 milioni di dollari".
Il super evento potrebbe essere un'occasione, come il Big for One Drop, per finanziare una nobile causa.