Quando si tratta di consigli sul poker, il mio atteggiamento è davvero semplice: cercane, assorbili ma quando sei al tavolo dimenticatene. Sono un convinto sostenitore che il gioco si impari attuandolo. Non sto affermando che non ci siano in giro grandi risorse che aiutino i giocatori di poker a migliorare il loro gioco o che i libri di poker non abbiano il loro spazio. Lo hanno. Ad ogni modo il problema che noto, è che la gente fa troppo affidamento su questo tipo di aiuti e finiscono per giocare a poker come qualcun altro – o anche peggio – come qualsiasi altro.
Una delle cose che rende grande il poker è che si tratta di un gioco dove davvero non c’è un metodo giusto o sbagliato di giocare. Ogni giocatore ha il suo approccio al gioco e la chiave, secondo me, è di prendere delle cose che avete imparato da altri giocatori ed incorporarle in uno stile di gioco che vada bene per voi.
Ci sono alcuni che hanno un approccio al gioco molto matematico e per loro funziona. Studiano le odds e prendono decisioni basate sul fatto che stiano mettendo il giusto prezzo per investire delle chips in un piatto. E’ un modo di giocare molto solido, ma il fatto è che, non è il giusto approccio per tutti.
Anche il migliore di questo tipo di giocatori vi dirà che la matematica vi porterà fino a qui e non oltre. Calcolare le odds può certamente aiutarvi nel decidere se state facendo una mossa intelligente ma di certo non vi dice contro che tipo di persone state giocando.
Ci sono svariate volte che potete applicare tutta la matematica possibile ma la vostra decisione comunque si baserà sull’incomprensibile e su di un feeling sul vostro avversario o sulla situazione che state affrontando.
Avrà una mano buona? Dovrei spingerlo fuori dal piatto? Mi sto cacciando nei guai qui? Anche se le odds vi diranno che dovreste giocare, il vostro istinto potrebbe dirvi qualcos’altro ed è un aspetto che potete sviluppare solo giocando.
Affidarsi troppo ai consigli delle altre persone può in effetti rendere difficile lo sviluppo di questo tipo di abilità di lettura perché tende a mettervi in confusione. Siete talmente concentrati nel pensare alle odds, alle probabilità e alle strategie che vi dimenticate che state giocando contro qualcun altro e che dovete cercare di immaginare cosa stia facendo. Sono spaventati? Folderanno se gli metto pressione? Sono dei maniaci? Secondo me, queste sono le cose importanti da tenere a mente durante lo svolgimento di una mano.
E’ già stato detto, ma è meglio ripeterlo. Il poker non è una questione di carte: ma di giocatori e di situazioni. I giocatori vincenti capiscono che a volte dovete correre dei rischi. A volte funziona, altre volte no. Nonostante vinciate la mano oppure no, dovete utilizzare il gioco che pensiate sia il migliore.
Alla fine di una mano o di una sessione, rivedete il tutto, studiate le mosse giuste e siate onesti con voi stessi sugli errori che avete commesso. Non analizzate comunque troppo come avreste potuto giocare una mano diversamente perché questo può avere un impatto negativo sul modo di affrontare la vostra prossima mano o sessione. Identificate gli errori, imparate da essi e andate avanti. Solo perché una mossa o il modo di giocare non hanno funzionato nel modo in cui volevate non significa che fosse sbagliato provarci. Come ho detto prima, ci sono solo alcune cose che dovete imparare giocando.
Questo è il mio consiglio. Leggete questa lezione. Leggetene altre e leggete libri di poker. Parlatene con i vostri amici. Assorbite più informazioni possibili. Ma alla fine della giornata dovete credere nei vostri istinti e giocare il vostro gioco, non quello di qualcun altro.
Una lezione di strategia dal pro di FULL TILT: Phil Ivey