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I giocatori italiani: quando Alessio Isaia giocava con Dario Minieri in sala stampa

Su Alessio Isaia si è scritto talmente tanto in questi ultimi anni, che diventa difficile proporre un articolo che non faccia a cazzotti con qualcosa di già letto o sentito.

L'unicità del personaggio Isaia

Quando lo vidi entrare al Casinò di Venezia tutto perfetto con lo smoking elegantissimo, pensai che quell'apparizione fosse il vero e proprio marchio di fabbrica di Alessio Isaia.

Chi conosce "Il Fabbro" sa piuttosto bene che cosa ti aspetta se ci devi passare qualche ora insieme: non aspettarti nulla di normale.

Non saranno normali le chiacchierate, non saranno normali i suoi gesti, non sarà normale un piano di argomentazione generale che puoi condurre con la stragrande maggioranza delle persone che incontrerai per la tua strada. Sarà tutto piacevole, ma mai e poi mai banale.

Il primo ricordo vero che ho di Alessio, è quello di Copenhagen, ad un EPT di tanti, tantissimi anni fa. Correva infatti il 2008 e si stava giocando una delle tappe della stagione numero 4. Il Main Event si allungava stancamente a causa di un lunghissimo heads up tra lo statunitense Tim Vance e il padrone di casa Soren Jensen.

Nei corridoi dello splendido impianto del Copenhagen Casino, i blogger si sprecavano, erano altri tempi, le room investivano tanto e da tutte le parti del mondo e le sale stampa degli eventi erano sempre piene zeppe.

Negli ultimi giorni di torneo, vista la presenza di un numero minore di giocatori rispetto ai giorni precedenti, anche i controlli in sala stampa erano più morbidi e Alessio Isaia e Dario Minieri, gironzolavano dalle parti dei blogger italiani per parlare di aneddoti, fare conoscenza, mangiare qualche schifezza scandinava al buffet.

Alessio Isaia "Ci giochiamo le stelle di Hokuto"

Alessio e Dario cominciarono a fare un gioco molto curioso: una terza persona scriveva il board di una mano su un foglio ( generalmente lo faceva il più fancazzista di noi ) e i due viandanti giocavano flop, turn e river, tenendo a mente le puntate, con un "budget" virtuale a disposizione.

I due, ovviamente, decidevano prima quale mano giocare e non vi era possibilità di barare sulla scelta delle mani pre flop. Chiunque potrà dire "facile, scegli sempre gli assi, oppure dici di avere la mano che probabilmente ti farà vincere". Ma non era così. L'onore di giocarsi dei piatti con un amico, andava ben al di là della sommaria vittoria. Lo racconto meglio in questo pezzo.

Peraltro è risaputo: non sono mai stati due che aspettano le carte per fare azione al tavolo...

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Lasciando da parte Minieri, di certo il primo in Italia a giocare in una certa maniera, Isaia ha fatto del suo modo di interpretare i tornei di poker, una ancor più innovativa mistura di aggressività e controllo, che ha sempre spiazzato più di un avversario e più di un osservatore.

Da Roccabruna sul tetto del mondo

Alessio Isaia è nato a Roccabruna il 20 settembre del 1986 e ha sempre rivendicato le sue origini piemontesi, contrapponendole, spesso in forma ironica, a quelle di qualsiasi altra persona che gli si para innanzi. Qualsiasi cosa che l'interlocutore faccia, a Roccabruna lo si fa meglio. E giù risate.

Mai banale, Isaia si è sempre fatto rispettare al tavolo, portando a casa successi su successi. Il ricordo più caro per lui è probabilmente stato quello che lo ha visto trionfare a Cà Vendramin, quello già citato dello smoking, quando si mise a capo di un field di 523 giocatori che fecero raggiungere al prize pool la cifra di oltre un milione e mezzo di dollari, mettendosi in tasca la fetta più grossa da €380.000.

Alessio Isaia oggi

Ma la carriera di Isaia iniziò qualche anno prima dal suo computer di Roccabruna, da dove si fece le ossa e dove, colse una sponsorizzazione con Full Tilt, connubio che durò alcuni anni. In quel periodo si parlò molto, ad esempio, della sua seconda posizione al Main Event Heads Up delle FTOPS per poco meno di €300.000,

Oggi Alessio continua a giocare, anche se le sue presenze nelle arene online di tutto il mondo, non sono frequenti come un tempo. Il 2022 è stato già piuttosto positivo per il piemontese, con alcuni piazzamenti tra Stati Uniti, Caraibi e Montecarlo.

Secondo Hendonmob.com, Alessio Isaia  ha guadagnato a oggi qualcosa come €2,4 milioni in vincite live, sulle quali, come sempre, vi è da precisare che esse vanno considerate tenendo presente il Buy in investito per ciascun torneo, anche quelli in cui non è arrivato il piazzamento a premio.

Qualche anno fa dichiarò in una intervista di aver drasticamente ridotto la sua presenza ai tornei live, dove, disse testualmente, "ci mettono 25 minuti per ogni mano". Meglio le partite private di Saint Martin nelle Antille Olandesi, molto meno impegnative belle gonfie di turisti in cerca di divertimento. Proprio in quei posti, Isaia passò parte della sua vita, ma da giramondo qual è, siamo sicuri che tornerà a stupirci con qualche risultato eclatante.

Magari alle imminenti World Series Of Poker di Las Vegas.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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