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Arsenal Ramsey Scommesse

Scommesse, a Bari il record dell'uomo delle 6 schedine vincenti per €400.000, ma quanto ha pagato di tasse?

Il 2 novembre 2013, il Signor Vincenzo da Corato (in provincia di Bari) entra di diritto nella storia delle scommesse italiane con un record duro da battere: in quel week end magico, il 57enne commerciante pugliese indovina la bellezza di 6 schedine vincenti in un solo colpo, 4 da €100.000, più altre due da €3.500 e €1.500.

Sbancata l'agenzia di scommesse di Corato con 6 schedine da 30 eventi!

Ha sbancato l'agenzia di scommesse Planetwin della sua città. Un colpo senza precedenti se pensiamo che il fortunato e bravo scommettitore ha puntato cifre molto popolari, da pochi euro fino a €18 massimo per una schedina. Un colpo di fortuna mai visto prima, con 30 eventi a bolletta.

E' lui stesso a svelare come ha fatto: "ho scommesso su ben trenta partite per ciascuna schedina, puntando spesso su vittorie e pareggi casalinghi di squadre italiane, inglesi, tedesche, spagnole, russe e ucraine, sia nei rispettivi campionati nazionali che in Champions League".

"Studio ogni giorno per fare pronostici accurati"

30 partite a schedina! Ci vuole molta fortuna per indovinare 30 pronostici. Come ben sapete, puntare in schedina amplia l' edge matematico del banco (per approfondire leggete questo articolo), ogni partita che aggiungete e più aumenta l'edge. Ci vuole però anche tanto studio e abilità.

"Di fatto, seguire le squadre di calcio è quasi diventato il mio "lavoro". Prendo appunti dopo le partite, studio le classifiche e il rendimento delle squadre, in modo da fare dei pronostici estremamente accurati" racconta al quotidiano locale (in versione web) coratolive.it

"Non è la prima volta che vinco, anche se questa è la volta in cui ho vinto di più. Nel maggio scorso ho perso una vincita di un milione e mezzo di euro per colpa di sole quattro partite non indovinate. E si badi bene: non serve puntare tanto per vincere" ma ricordatevi sempre di scommettere senza esagerare.

Leggi anche: la strategia per vincere con le scommesse mutiple

Un record con la firma di Aaron Ramsey

Sono passati 9 anni da quel giorno ma non abbiamo mai conosciuto una storia simile. A decidere gran parte delle sue scommesse è stato un goal di Aaron Ramsey, al tempo giocatore dell'Arsenal, che ha segnato contro il Liverpool nei minuti finali.

Conosciamo bene la storia del gallese passato dall'Arsenal alla Juventus nel 2019, non con altrettanta fortuna. Una carriera rovinata nel finale da parecchi problemi fisici, oggi gioca nel Nizza.

La foto di una schedina vinta (foto courtesy of Coratolive)

Ma quel 2 novembre 2013, Ramsey era in gran forma e ha fatto la fortuna del Signor Vincenzo, commerciante di Corato, centro abitato di 47mila anime nella splendida area metropolitana di Bari. Da quelle parti si respira calcio e si sprecano gli appassionati di scommesse.

Il signor Vincenzo ha dovuto pagare tasse? Ecco come funziona il sistema fiscale nelle scommesse

Curiosità, con oltre €400.000 vinti, quanto ha pagato in quella occasine il signor Vincenzo al fisco italiano?

In realtà non è stato tenuto a fare alcuna dichiarazione dei redditi.

Se la vincita nelle scommesse viene pagata da un bookmaker concessionario, il fortunato scommettitore non è tenuto a pagare alcuna tassa. Tutti i bettors le tasse le pagano alla fonte, ovvero la società di scommesse agisce da sostituto d'imposta e paga le tasse sui profitti maturati dalle scommesse raccolte per conto anche degli scommettitori. Naturalmente le quote delle scommesse proposte al pubblico tengono conto anche di questo fattore. Il bookmaker calcola un suo margine (in gergo tecnico aggio che tiene conto del prelievo fiscale). Indirettamente quindi i punters pagano (e non poco).

Di fatto i concessionari versano le tasse sui loro profitti, cioè sul gioco perdente dei players. Le betting company pagano in Italia il 20% sui profitti delle agenzie terrestri e il 24% dei margini sulla raccolta online.

Se invece lo scommettitore ha l'infelice idea su un bookmaker non autorizzato in Italia, in quel caso deve dichiarare la vincita al fisco italiano se è residente nella Penisola. Ma rischia di auto-denunciarsi perché subentra anche un'altra problematica: scommettere sui siti non autorizzati o allibratori illegali è un comportamento punito dal codice penale.

Nella foto in copertina Aaron Ramsey esulta con la maglia dell'Arsenal (photo Shutterstock)

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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