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Joe Hachem: "Il Main Event WSOP? e' pieno di idioti!"

Che fosse un "fumino" si sapeva, ma stavolta Joe Hachem ha "sparato" alto, prendendosela - senza mezze misure - con il livello medio dei giocatori di quest'anno al WSOP Main Event. In un'intervista rilasciata a pokerlistings, il campione del ME WSOP 2005 ha affermato che il Main di quest'anno era pieno di idioti. Queste le sue parole "[...] e poi c'erano talmente tanti idioti...sì guarda, lo ridico meglio se non si fosse capito bene... dei fo**uti idioti che non hanno rispetto per quello che stanno facendo! Gente che gioca come le scimmie, gente che magari ha giocato qualche torneo online e arriva qui pensando di aver capito il gioco. Questa gente non dovrebbe aver diritto a giocare le World Series!"

Parole forti, sicuramente accentuate dall'amarezza per l'eliminazione ancora fresca: il popolare "Hatch'em" è infatti uscito durante il day 6, in 103° posizione (quindi ben dietro al nostro Corrado Montagna, ndr), e l'intervista è di poche ore dopo.

In singolare contrasto con il livello dei giocatori - a suo dire appunto in forte ribasso - Hachem ammette però i sensibili miglioramenti apportati alla struttura dall'organizzazione, riconoscendone la grande giocabilità: "Sono stato sotto average praticamente per gran parte di questi 6 giorni. Per lunghi tratti ho avuto anche il 30% dell'average o giù di lì, e ho sempre avuto un buon margine di movimento."

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"Questa struttura è fantastica, regala una chance a tutti. Anche se sei short con - diciamo - 20 big blinds, una tale struttura non ti lascia solamente le opzioni di allin o fold, ma ti permette di giocare ancora a poker!", esclama il campione australiano del Pokerstars team pro.

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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