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High Stakes Italy: quando anche noi avevamo il nostro "Hustler"

Il forte ritorno di fiamma per il poker live si vede non solo dai grandi numeri che i tornei realizzano, ma anche dall'enorme successo che - da qualche tempo - riscuotono alcuni format di live streaming. Parliamo di format di successo come Live at the Bike e Hustler Casino Live, tutti rigorosamente dedicati al cash game. Forse non molti di voi sanno che in tal senso l'Italia era stata non pioniera ma quasi, perché già nel 2009 esisteva qualcosa del genere da noi. Oggi, purtroppo, c'è il deserto, per ragioni note ma su cui ritorneremo.

Quando High Stakes Italy mostrava il meglio dei nostri pokeristi

Nel 2009 esordì un format molto avanti con i tempi. Si chiamava High Stakes Italy ed era stato lanciato da Gioco Digitale, al tempo la room numero uno in Italia, anche perché tra le primissime a muoversi. HSI era un format di cash game live ad invito, che nella prima puntata vide seduti allo stesso tavolo gente come Max Pescatori, Dario Minieri, Alessio Isaia, Marcello Marigliano, oltre a Fabrizio Baldassari, Giampaolo Eramo, Mauro Stivoli e Francesco Nguyen.

Gli stakes erano veramente "high", perché si giocava una 20€/40€ (possibile straddle 80€) con stack da 200BB in su. Ogni giocatore (o quasi) aveva una patch della room o del brand che lo sponsorizzava, come era prassi in un mercato in grande espansione come quello giovanissimo del poker online italiano nel 2009.

Il format "High Stakes Italy" durò almeno un paio di stagioni, con tanti campioni che si alternarono ai tavoli e uno spettacolo sempre di livello apprezzabile.

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In quegli stessi anni ci furono altre esperienze simili, come la Cash Game Adventure di People's Poker, mentre qualche anno più avanti avrebbe esordito il Big Game Italy di PokerStars. Quest'ultimo si caratterizzava per la possibilità di qualificarsi online, dando così teoricamente modo a un amatore di sedersi con grandi campioni come Dario Sammartino, a livelli che non avrebbe altrimenti potuto frequentare.

Il video del primo High Stakes Italy

Qui potete seguire la puntata di cui parliamo, andata in onda nel settembre 2009.

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Oggi? Non se ne parla

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine, e i cash game televisivi in Italia morirono di fatto ormai qualche anno fa, nonostante qualche tentativo qua e là da parte di qualche coraggioso produttore. Il problema non è tanto e non solo la crisi del poker online che non riesce più ad attirare nuovi giocatori come accadeva nel 2009, ma anche il mutato scenario politico. Allo stato attuale è già impensabile rivedere format allegri di tornei live come "Poker1mania", figuriamoci uno di cash high stakes.

Nel frattempo, però, negli USA il pubblico ne va letteralmente pazzo. Ci sarà un ritorno di fiamma anche da noi su questo piano?

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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