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Erano solo 185, i giocatori a veder sorgere l’alba del day 6 di questo Main Event. Fra loro, i nostri quattro alfieri rimasti: Corrado Montagna (foto), Maurizio Saieva, Salvatore Bonavena e Alessandro Longobardi.
La strada, per loro come per gli avversari, si faceva sempre più stretta, mentre si allargava la forbice fra gli stacks rimasti in gioco, con players ormai molto corti a dover fronteggiare avversari con una dote impressionante di chips.
Fra questi c’era proprio il nostro Alex Longobardi, il primo fra gli italiani a dover abbandonare le sale del Rio. Il Doge, approdato stoicamente a questo day 6 dopo aver lottato nell’intera giornata precedente, era chiamato al miracolo, che tuttavia non riusciva a trovare quando – drammaticamente corto - mandava i resti preflop con Q-10, vedendosi chiamato da due avversari che mostravano 2-2 e 8-8. Il board scorreva via anonimo ed eliminava il pro di Gioco Digitale in 176esima posizione, che tuttavia aveva di che essere orgoglioso non solo per i 36626 $ vinti ma soprattutto per la prestazione davvero degna di nota che è stato in grado di offrire.
Purtroppo, di lì a poco perdevamo altri due azzurri che in questi giorni erano riusciti ad appassionarci. Infatti, sono out nel giro di pochi minuti sia Salvatore Bonavena che Maurizio Saieva. Il primo, rimasto anch’egli piuttosto corto, mandava la vasca preflop con A-3 e trovava il call di un avversario che girava 4-4. Il flop portava con sé l’asso più beffardo, quello accompagnato da un 4 che faceva settare l’oppo di “Mr. Ept”, costretto così a lasciare i tavoli di queste WSOP. Tuttavia, chi davvero ha qualcosa da recriminare contro la sorte è proprio Maurizio Saieva. Il player siciliano, autore di un torneo praticamente perfetto, finiva ai resti preflop con K-K dopo il rilancio di un altro player, che forte della sua coppia d’assi non doveva far altro che chiamare. Nulla poteva il board, e così anche l’ultimo rappresentante della nazionale italiana FIGP era eliminato dal torneo. Come Bonavena, anche Saieva si aggiudica 40288 $: un premio che, assieme a una prova che difficilmente passerà inosservata, attenuerà la sua amarezza per il più classico dei cooler subìto.
Rimaneva così solo Corrado Montagna a difendere i nostri colori in questo Main Event. Il giocatore reggiano era l’unico degli italiani ad iniziare la giornata in average con un milione di chips, e man mano che le ore passavano riusciva a far valere il proprio gioco, fino ad accumulare uno stack che nel corso della serata era salito anche oltre i tre milioni in chips.
Purtroppo, a fine giornata complici alcune mani sfortunate chiuderà con 860k fiches ed un average lievitato ormai a quota tre milioni.
Tuttavia, le cattive notizie per lui finiscono qui, visto che, con 64 giocatori rimasti e un day 7 che ancora lo attende, Corrado Montagna diventa, comunque vada, l’italiano ad aver raggiunto il miglior risultato di sempre in un Main Event delle WSOP. Nessuno infatti, fra i nostri connazionali, era mai riuscito a salire così in alto: il record precedente apparteneva a Davor Lanini, che nell’edizione dell’anno scorso riuscì a piazzarsi 80esimo. Una prestazione comunque da incorniciare, quindi, e ancora tutta da scrivere. Un traguardo davvero prestigioso, che tuttavia difficilmente potrà saziarlo: a lui l’onore e l’onere, adesso, di superare ancora se stesso e continuare a regalarci un sogno.
Ad attendere Montagna nella notte che verrà, dei cannibali come Ivey, Esfandiari e Lacay, piazzatisi tutti nelle prime posizioni e tutti alla caccia di Darvin Moon, chipleader con 9 milioni e 700k chips . A sostenerlo, gli appassionati di una nazione intera che, almeno per una notte, non avranno occhi e voce che per lui.
Segui il day 7 del WSOP Main Event 2009 insieme a noi, sul nostro Forum. Stiamo vicini a Corrado Montagna nella sua ...scalata! Stay tuned!
