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Tutte le mani dell'estenuante bolla del PSPC: esce con meno di un buio da BB

Al PokerStars Players Championship in corso di svolgimento alle Bahamas, è ieri scoppiata la bolla del torneo più importante di questo scorcio iniziale del 2023 e non è stata esattamente una bolla liscia liscia.

La bolla-maratona del PSPC

Cominciamo subito col dire che a mettere le mani sulla suddivisione del prize pool da oltre 4 milioni di dollari, sono stati in 175, ma la storia della bolla di questo PSPC, parte da lontano, precisamente dal livello numero 18, 6.000/12.000/ Ante 12.000.

Miguel Posada Bolla PSPC Courtesy Eloy Cabacas & Pokernews

Il tabellone dice 178, il livello è praticamente appena iniziato e si respira quell'atmosfera frizzante prodotta da un bel po' di giocatori, soprattutto quelli a rischio di eliminazione, che cominciano a passeggiare nervosamente tra un tavolo e l'altro con la speranza di trovare qualcuno molto corto e, possibilmente, in prossimità del pagamento di un nuovo Big Blind.

La Hand for Hand è cominciata da pochi minuti, quando Will Failla open-shova da UTG per soli 24.000, originando il call Roberto Perez e Andre Marques da MP e da SB.

I tre checkano sulle prime due strade, per un board j 6 2 9 10, ma sul river Perez prende l'iniziativa e punta 32.000, facendo foldare Marques.

Failla, che dopo il suo All In si era allontanato dal tavolo, viene richiamato al tavolo per mostrare le sue carte, j 10, per una doppia coppia non buona contro il punto mostrato dal suo avversario, k q , ottimo per una scala king high. Field a 177 left.

Ema Zajmovic Bolla PSPC Courtesy Eloy Cabacas & Pokernews

I raddoppi dei corti

Poco dopo Andre Marques apre a 25.000 da BTN, trovando il push di un altro giocatore cortissimo, Daniel Stancer, che le mette da BB per un totale di 39.000 e k q in mano. Scontato il call di Marques con 6 5 . La mano dello short rimane buona dopo il board a k 9 3 8 .

Altro raddoppio, questa volta dello statunitense Elia Ahmadian, che 3bet-pusha con una coppia di kappa, k k sull'apertura di Krasimir Yankov, che chiama con q 4 forte del suo stack da 1,3 milioni circa. Il board non regala sorprese, j 9 a 2 4 e l'americano si salva, salendo a 145.000.

Ancora un altro double-up, quello che ha visto Adrian Garcia 3bettare All In per i suoi ultimi 36.000 pezzi da MP sull'apertura di Nikolai Tulin . Per il russo a j , per lo spagnolo j j , buoni fino al river.

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Super cooler per Tom Parsons che invece fa valere i suoi assi, a a contro Joni Jouhkimainen, il finnico top reg di PLO, che si presenta allo showdown con una coppia di Jack rossi, questa volta non fortunata, sul board q 5 7 a 3 .

Martinez porta tutti a meno 1 dai premi

L'eliminazione che porta il conto dei giocatori a 176 effettivi, è merito di Martinez, che trova un trips di Jack, sì ancora loro, con j 7 in mano, eliminando in AIPF Shiva Dudani, out con a 10, per un board a j q j 4 .

Noah Boeken, che vi ricorderete per essere stato uno dei giocatori più conosciuti una decina di anni fa, folda le donne in piena bolla, quando le apre da UTG a 25.000, ricevendo in cambio il push di Robert Cowen da MP per una cifra che copre lo stack dell'olandese pari a 320.000, che alla fine mette sotto. I due optano per mostrare le loro carte e si sarebbe trattato di un flip, visto che il britannico mostra a k .

Alla fine di questa incredibile ridda di emozioni, è Mauricio Ferreira Pais, tedesco, a dover lasciare il torneo in piena bolla, quando è costretto a farsi dare il triangolino dell'All In da BB, avendo meno di un buio. L'azione decisiva vede Omar Del Pino aprire da Cut Off a 25.000, il quale assiste al fold di tutti i suoi avversari, fino allo showdown che lo vede avanti, nonostante una mano non proprio top range, q 6 , ma comunque utile per eliminare il tedesco che si presenta con j 5 .

Il board, k q 6 , affossa ancor di più la mano dello short, che soccombe ufficialmente sulla q del turn e dopo un pleonastico 10 al river.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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