La stella polare dei professionisti di poker è il valore atteso sul lungo periodo. Ma seguendo la giocata che garantisce una aspettativa di vincita positiva sul long-term, a carte viste questa può rivelarsi errata nel singolo spot.
Ne è una prova il full foldato i giorni scorsi da Alec Torelli durante una partita cash game live trasmessa in streaming. Il professionista italo-statunitense ha messo sotto un bel full sul terzo rilancio al river dell'avversario, che però era in bluff...
Torelli ha pubblicato un video sul suo canale YouTube in cui ha spiegato il processo di pensiero messo in atto strada per strada.
In questo Articolo:
La action
Henry (stack 103k) apre 500$ da cutoff con Q 2 , Torelli difende da grande buio 8 8 con 50k di stack.
Flop A 8 Q , doppio check.
Turn Q Torelli bet 1.000$, Henry chiama.
River J , Torelli check, Henry punta 2.500$, Torelli raise 10.500$, Henry va ancora sopra a 30.000$.
Torelli va in the tank e alla fine decide di mettere sotto il suo full di 8 e Q!
Il processo di pensiero a mano in corso
Ecco come ha pensato Torelli durante la mano:
"Preflop è un chiaro call. Al flop checko come farei il 100% delle volte su questo board, Henry checka dietro. Quindi questa è una parte chiave della mano che seguirà: che tipo di mani Henry checka dietro qui?
La donna che arriva al turn è una buona carta, perché buona parte delle mani che Henry checka dietro al flop ha una donna. Di solito alle persone piace checkare dietro queste mani con coppia media perché non giocano bene a puntare su più strade e hanno valore di showdown con cui possono chiamare qualche bluff nelle strade successive...
Ovviamente non è detto che abbia una donna ma la donna al turn è comunque una buona carta perché potrebbe benissimo averla. In base a queste considerazioni decido di leadare 1.000$ su un piatto di 1.300$. Siccome Henry è un giocatore molto aggressivo potrebbe anche fare una mossa tricky e rilanciare con una donna. Ad esempio se avesse una mano come KQ batterebbe tutte le mie donne, quindi probabilmente rilancerebbe come forse potrebbe fare anche con QJ.
Invece si limita al call, ma potrebbe comunque avere una donna in questo spot, ad esempio una donna con kicker debole come quella che effettivamente ha, così come del resto potrebbe avere anche mani con re carta alta come KJ-KT, che hanno valore di showdown e un gutshot per il river. Ma ovviamente ci sono anche tante altre mani che potrebbe avere.
Al river arriva un jack di picche che rende la dinamica davvero interessante perché può completare dei progetti di scala e di colore, modificando il valore relativo delle mani.
A questo punto dello spot, siccome ho un full, penso che probabilmente sia meglio andare in check-raise, dal momento che una bet qui sembrerebbe davvero forte, tanto più che molti dei draw che potrei aver bettato nelle strade precedenti si potrebbero chiudere su questo river.
Per l'avversario, se bettassi ancora, sarebbe davvero difficile credere che io qui stia bluffando. Inoltre questo è uno spot in cui Henry punterebbe dopo un mio check con quasi tutte le mani con cui chiamerebbe una mia bet. Ad esempio con una donna, una scala o un colore punterebbe di sicuro dopo il mio check.
Per questo credo di estrarre il massimo valore andando in check-raise, nonostante questa sia una move che può metterlo in difficoltà. Checko, lui punta 2.500$ e come da programma ho il più facile dei check-raise da piazzare: con un full in mano voglio prendere tutto il valore possibile da colori o scale o trips di donne.
Dimensiono il raise abbastanza grande, e qui è il momento in cui le cose iniziano a diventare interessanti.
Henry pensa per un po' e invece di chiamare - e io sapevo che se avesse chiamato avrei vinto sempre - va in contro-raise per 30.000$. Qualcuno di voi potrebbe anche pensare: "Perché questa dovrebbe essere una mano interessante? Hai full dovresti chiamare"... Ecco, voglio che chi la pensi così si fermi un attimo e inizi a pensare alle mani che rappresenta Henry con la sua azione."
Analisi post-game
Per Torelli bisogna sempre considerare che la mano è andata in scena a una partita high-stakes, popolata da giocatori di alto livello.
"A questi livelli high stakes, tendenzialmente i giocatori non overplayano le loro mani. Henry non manterrà mai questa linea per valore con una scala perché ci sono tre picche sul board, quindi non ha una scala. E la sua action non rappresenta neanche un colore, perché con un colore, su questo river, la decisione è tra chiamare o foldare.
Se ha un colore basso, quando check-raiso questo board pairato, batte solo bluff. Io rappresento colori alti o nuts, potrei rilanciare con queste mani ma anche con un full o con qualche bluff. Di sicuro non check raiso questo river con una scala, è troppo sottile per me check raisare una scala quando ci sono un potenziale colore e un potenziale full, perché le uniche mani con cui chiama il mio check raise sono quelle con cui mi batte.
In base a queste considerazioni, Henry deve avere un colore o un full per chiamare il mio raise, ma se ha un colore basso sta bluff-catchando sperando che io sia in bluff. Okay, anche se ha un colore alto la sua decisione è tra call o fold. Quindi quando Henry contro-rilancia il mio raise, con cui fondamentalmente rappresento colore o full, sta rappresentando proprio mani con cui vuole estrarre il massimo valore possibile dai miei colori e dai miei full.
Fondamentalmente lui sta rappresentando un full: non ha mai scala, non ha mai colore, né può avere un trips di donne come qualcuno ha scritto su Twitter. Le dinamiche 6-max sono diverse tra low e high stakes. Quindi riavvolgiamo la mano per capire che valore può avere.
Riavvolgere la mano
In questi casi uso una metodologia di lettura del range avversario che ho inventato per aiutarmi a capire che tipo di mani possono avere gli avversari.
Questa metodologia funziona per sottrazione, passo dopo passo: in base alle decisioni avversarie a ogni strada, inizio a togliere combo dal range.
Quindi ho iniziato a pensare alla mano nonostante al tavolo ci fossero molte distrazioni, dalle luci del set dello streaming alle urla degli altri giocatori. Alla fine mi hanno chiamato il clock ma non è una scusa per me, sono un giocatore professionista capace di pensare alla mano in qualsiasi circostanza e situazione contingente.
Al tavolo inizio a pensare a tutte queste cose e mi chiedo se qui può mai bluffare: è capace di turnare in bluff una donna? Tra le combo di valore, con coppia di assi sicuramente avrebbe checkato il flop. Al tavolo mi sono livellato da solo pensando che di norma in uno spot come questo si underbluffa (si bluffa meno di quanto si dovrebbe, ndr) e che quindi se avessi chiamato mi avrebbe girato un full più alto del mio e poi mi sarei dato dell'idiota perché sapevo di dover foldare.
Ho fatto un errore, sono umano e gli errori sono parte del poker, come della vita. Stavolta ho sbagliato, altre volte in cui ho piazzato giocate simili ho avuto ragione e tutti a incensarmi per la grande giocata che avevo fatto.
A questo giro invece tutti dicono che ho fatto una giocata terribile. Personalmente sono convinto che c'è sempre qualcosa da imparare, c'è sempre qualcosa che avresti potuto fare meglio.
Alla fine ho chiuso quella sessione in attivo di 55k ed è stata una delle poche sessioni in cui mentre giocavo sentivo di non aver fatto errori.
"Errare è umano"
Per razionalizzare il fold Torelli fa quindi un parallelo con il basket:
"Ricordo una citazione di Carl Malone di quando seguivo il basket, diceva qualcosa tipo 'mi ritirerò il giorno in cui sarà tutto perfetto sul campo e tutto perfetto dalla linea'. E' come non volersi mai ritirare perché mancherai sempre un tiro e nel poker è lo stesso, anche se è solo una piccola bet. In questa sessione trasmessa in streaming mi è successo in una mano in cui ho puntato 600 e sono tato check raisato mentre avrei dovuto checkare il turn. Era una bet di appena 600$ ma mi si è appicciata addosso perché mi ripetevo che avrei dovuto checkare il turn.
Cose così succedono spesso nel poker, è difficile giocare in modo perfetto le mani piccole e anche le mani grandi quando ti ritrovi contro un buon giocatore aggressivo come Henry. Quando sbagli nei big pot ti senti come Michael Jordan (non che voglia paragonarmi a lui eh, sia chiaro!) che ha appena sbagliato il tiro della vittoria. Questo spot poteva essere decisivo per l'intera sessione e ho mancato il tiro. Sono umano e cose di questo tipo succedono a tutti i livelli!"