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Alessandro Pichierri spiega lo herocall 4 left al WPT Prime

La corsa di Alessandro Pichierri per il WPT Prime Licehtenstein come abbiamo visto si è chiusa in 4° posizione con una mano davvero sfortunata.

Me nel corso del torneo 'Deneb93' ha offerto sprazzi di grande poker e di sicuro non ha nulla da recriminarsi. Con la disponibilità che lo distingue, nonostante l'umore non proprio dei migliori per l'esito del torneo, Alessandro ci ha spiegato come ha pensato per piazzare un hero-call da urlo che lo ha visto raddoppiare a 4 left.

La mano

Torneo a 4 left su blinds 200k-400k con bb ante. Con 11 milioni di stack Pichierri completa Q J da small blind, da big blind l'ungherese Kozma spilla K 10 e rilancia a 1.2M, chiama Pichierri.

Flop Q 2 A Pichierri check, Kozma bet 700k, call.

Turn 3 nuovo check per Pichierri, Kozma bet 2M, call.

River 9 su pot di 8.2M Kozma mette all-in Pichierri per 7M effettivi. Dopo un minuto in the tank Pichierri decide di optare per il call da dentro o fuori... E con la sua second pair è buono!

Come ha pensato Deneb

Alessandro ci ha spiegato che nella dinamica dello spot la history che si era creata sull'avversario ha recitato un ruolo decisivo:

"L'avversario era stato chipleader o secondo in chips insieme a me tutto il tempo. Era un aggro-maniac, non checkava mai. Gli avevo completato 5 o 6 volte il buio e aveva isolato il 100% delle mani e già lì qualcosa non tornava... Era il classico giocatore che voleva sempre aggredire.

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L'avversario arriva al river con un range troppo debole e sbilanciato

Alessandro Pichierri

Su flop AQ2, conoscendolo, ho pensato che stesse cbettando ATC (any two cards, con tutte le carte ossia il 100% delle volte, ndr). A quel punto mi sono detto che non si si sarebbe fermato. Anzi, al river pensavo girasse una mano peggiore, qualcosa tipo 75o, robe così. In realtà il call qui è più facile di quello che possa sembrare perché l'avversario aveva dei range sballati e non giveuppava mai, quindi al river quando shova arriva con un range troppo debole e sbilanciato.

Se avesse avuto ATo o A9o, che in questo spot sarebbe stato il suo range minimo di valore, avrei pagato serenamente perché comunque avrebbe avuto infinite altre combo che battevo".

La delusione

Al di là della consapevolezza di aver espresso un buon poker, Pichierri non nasconde la delusione per la mancata vittoria.

"Un torneo con 270k al primo e con un tavolo finale così facile non capita tutti i giorni, per questo sono un po' deluso. Ci tenevo a vincere. Inoltre il giorno prima ho fatto secondo all'evento di una piattaforma internazionale che metteva un bracciale in palio... Una vittoria sarebbe stata davvero bella ma ci accontentiamo".

Il video

Ecco il video della mano: come potete vedere Alessandro non ha pensato neanche troppo a lungo per piazzare lo herocall.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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