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schedina scommesse

Il momento in cui si scommette: come i big spender influenzano il mercato

Per parecchi anni ci sono stati momenti in cui varie correnti di pensiero si sono imbattute sulla tempistica da utilizzare nel momento in cui si decide di piazzare una scommessa tramite l'operatore del settore che più aggrada allo scommettitore.

Un tempo questo tipo di problema si risolveva alla radice perché, almeno in Italia, era pressoché impossibile giocare online per un particolare target di persone che avevano poca dimestichezza con il web e, soprattutto, l'offerta non era certo come quella attuale, tanto che una fiumana di persone si riversava nei punti fisici di quello o quell'altro bookmaker, arrivava la domenica mattina per piazzare le proprie multiple comunicandole all'operatore corredate dal proprio foglietto preparato con dovizia di particolari in casa, magari la sera prima.

L'avvento del gioco a distanza

Ma oggi le cose sono cambiate, alla luce di una maggiore dimestichezza dell'attrezzo e, diciamolo, per via della semplificazione che le room hanno implementato prima sui loro siti, e poi, successivamente sulle loro App.

Oggi come oggi, nel momento in cui si decide di effettuare una puntata su un evento sportivo, il comportamento del giocatore che si cura poco, o niente affatto, di determinate dinamiche che governano il betting, non è atto a dare importanza al momento in cui si effettua una scommessa. 

Corse cavalli
Due gamblers durante le corse dei cavalli in Inghilterra (Shutterstock)

Ciò non è sempre un bene, perché è teoria dei migliori scommettitori al mondo, che il momento esatto in cui viene effettuata una puntata, è decisamente importante rispetto alla fluttuazione delle quote. 

Il tutto viene spiegato da un enunciato semplice, ma piuttosto eloquente di uno dei traders professionisti più seguiti, Jim Makos, che ottenne risultati di valore sorprendente speculando sull’ippica britannica con il betting exchange. 

In genere le odds dei bookmakers riflettono all’inizio i volumi di raccolta previsti per ogni singolo esito e non vengono calcolate perfettamente in base alle probabilità. Poi i punters, i gamblers e gli smart money, aggiustano la linea delle quote che si avvicinano alle reali probabilità e il mercato risulta efficiente pochi minuti prima dell’inizio di una partita o di una corsa“, dichiarò tempo fa Makos. “il problema è che questa teoria non è più valida ai giorni nostri, anzi il mercato odierno dimostra esattamente il contrario”.

Dove scommettere in Italia

In Italia è legale scommettere con i migliori bookmakers online autorizzati dai Monopoli di Stato. I siti di scommesse leglai mettono a disposizione dei nuovi iscritti dei bonus primo deposito scommesse , qui sotto potete vedere una tabella informativa-comparativa:

COMPARAZIONE BONUS DI BENVENUTO
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L'influenza dei Big Spender

Esistono big spender, cioè scommettitori che puntano grosse quantità di denaro, che influenzano il mercato puntando su un evento, in modo da influenzare le quote rispetto alle quali gli analisti dovranno gioco forza adeguare il mercato, rispetto al volume delle puntate. 

Ma questo mette in condizione gli stessi big spender di scommettere sullo stesso evento, ma in modo diametralmente opposto, con una somma investita ancora più importante, in relazione a calcoli matematici che portino un profitto reale in sede di riscossione alla fine della partita, o dell’evento in generale, sul quale si è deciso di operare. 

Fare attenzione alle quote e alla loro fluttuazione, serve sempre e comunque per piazzare una scommessa attenta e lucida, visto che alla fine della fiera, il denaro raccolto condiziona sempre l’andamento delle quote.

Il problema principale che sta alla base delle perdite di giocatori meno attenti al discorso legato alla tempistica di gioco, rimane comunque la gestione del bankroll, che, esattamente come il poker, non può non essere considerato da chi effettua delle scommesse con una certa frequenza.

In aiuto e in soccorso ci venne qualche anno fa uno dei più apprezzati sport trader high roller, Pluto, che ci aveva dedicato parecchio tempo attraverso alcune interviste che rilasciò ad Assopoker, una delle quali proprio sulla gestione del bankroll.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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