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Parole grosse tra Doyle Brunson e Joan Rivers

Joan RiversConoscete tutti il proverbio “Il mondo è bello perchè è vario”, giusto? E questo vale anche per il poker e per tutto quello che gli gravita attorno. Pur se gli appassionati di questo gioco aumentano a visto d’occhio, c’è qualcuno che invece lo detesta e, probabilmente, lo odia a tal punto da voler sfruttare ogni occasione per denigrarlo e metterlo in cattiva luce.

Un esempio recente di tale atteggiamento ce l’ha, per così dire, “offerto” la famosa attrice americana Joan Rivers, che si è scagliata addirittura contro la leggenda Doyle Brunson.

C’è da premettere, innanzitutto, che la Rivers non è affatto nuova a tali azioni: già in passato, infatti, aveva avuto un duro scontro con la giocatrice professionista Annie Duke, durante la finale del reality show “Celebrity Apprentice”. In quell’occasione Joan non aveva certo risparmiato le parole, definendo la Duke come una sorta di Hitler nonchè una vipera, e di ritenere che il mondo del poker fosse popolato da persone losche e sporche.

Dopo l’accaduto, anche il “padrino” Doyle Brunson era intervenuto, sia a difesa di Annie e sia del poker in generale, tornando sull’argomento più volte tramite la sua pagina su Twitter. Ma il destino a volte è bizzarro, e il caso ha voluto che i due fossero invitati, qualche giorno fa, proprio nella stessa trasmissione radiofonica (anche se non in contemporanea).

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Doyle Brunson stavolta non le ha mandate a direDurante l’intervista alla Rivers il conduttore del programma -  ignorando evidentemente le precedenti scaramucce tra i due - ha pensato bene di chiederle se conoscesse Doyle Brunson. Apriti cielo! Immediata è arrivata la risposta al vetriolo:  “Chi sarebbe questo tizio? Chi se ne importa? Ma che andasse a morire sotto un pila di carte!”.

Venuto a conoscenza della cosa, Doyle - che era andato lì per promuovere il suo nuovo libro – non ha certo lesinato sul commento, dichiarando: “A parte che sarebbe un bel modo di finire la mia esistenza, ma comunque è sempre meglio morire così piuttosto che finire come lei...schiacciata da una pila di letame!” Brunson ha poi confessato, in un secondo tempo,  che la Rivers era d’accordo per un incontro chiarificatore a Las Vegas ma che ciò non è mai avvenuto. La signora Rivers non aveva il diritto di attaccare la comunità del poker ha poi aggiunto Doyle. “Ha dimostrato davvero di non avere classe. Una cosa è certa: lei non ha bisogno di noi e noi non ne abbiamo di lei.”

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