Manca ormai poco alla fine di quest’anno, e dire che per Tom Dwan sia stato particolarmente difficile suona come un eufemismo. Partito decisamente male già nei primi mesi, distribuendo agli agguerriti contendenti più di 4 milioni di dollari, durrrr era riuscito in qualche modo a risollevarsi dalla terribile situazione arrivando, circa a metà dell’anno, ad essere addirittura in pari.
Ma proprio quando in molti vedevano questo notevole risultato come la base di partenza per nuovi e cospicui profitti, un po’ tutti si sono dovuti invece ricredere quando il periodo negativo è immediatamente ripreso, con enormi alti e bassi sfociati, al momento in cui scriviamo, in un buco da oltre 6 milioni di dollari.
Una della cause principali di cotanto sfacelo è sicuramente da ricercarsi nella improvvisa comparsa, ai tavoli high stakes, di quell’Isildur1 ben presto diventato il suo più acerrimo carnefice, con sessioni vincenti infilate una dopo l’altra. E se Dwan aveva fatto della sua capacità di adattarsi rapidamente all’avversario il suo segno di riconoscimento, questa volta pare proprio che le cose non siano funzionate a dovere.
Come magra consolazione per Tom potrebbe esserci il fatto che anche altri noti Pro hanno avuto un’annata decisamente negativa, uno su tutti Gus Hansen. L’eclettico giocatore danese, molto amato dal pubblico per le sue giocate estrose e imprevedibili, si colloca infatti a poca distanza dal giovane talento americano con un negativo totale di circa 5,8 milioni di dollari. E se Patrik Antonius e Phil Ivey se la godono alla grande, letteralmente sommersi dai milioni di dollari guadagnati ai tavoli, che ne sarà invece di Tom Dwan? Riuscirà a tornare il giocatore vincente che tutti conoscevamo? Solo il tempo potrà darci la risposta.