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"Avrei voluto un heads-up tutto italiano!" Intervista a Simone Andrian dopo la vittoria del Warm-Up Merit Series Cipro

Sono passate poche ore dalla vittoria del 2.200$ Warm-Up Merit Series Cipro che gli ha fruttato 165k di moneta, ma è già chiaro che Simone Andrian non si cullerà sugli allori.

Il player di Monfalcone neanche ha intenzione di festeggiare, o al più lo farà con una cena con gli amici, proiettato come è ai prossimi appuntamenti dello schedule. Ecco cosa ci ha detto Andrian da Cipro neanche 24 ore dopo aver sollevato il trofeo al cielo.

Far pesare lo stack

Simone racconta di aver iniziato la giornata conclusiva del torneo da mega-chipleader ben intenzionato a far pesare lo stack agli avversari.

"Al final day ho iniziato subito con un flip perso vs un avversario con 20bb, JJ<AK. Però continuavo ad avere un grande stack che volevo far pesare, anche perché il tavolo non reagiva nel modo giusto alla mia aggressione."

Per tutto l'arco della giornata Simone ha piazzato numerosi bluff. Di uno che lo ha particolarmente soddisfatto ci ha dettagliato il suo processo di pensiero.

Anatomia di un bluff

Nel video potete rivedere la mano arrivata alle prime battute del final day:

Ecco come Andrian ha spiegato questa sua azione:

"Apro x2 120k da utg+2, ovviamente è un open largo ma il tavolo non reagiva sicuramente in modo giusto. Un avversario da middle position tribetta a 280k, che è una size che contro il chipleader non esiste perché avendo tante chips posso chiamare largo. É semplicemente una size che non va fatta, avrei giocato con tutto il range. Su flop T-9-5 lui betta 20%, qua non mi aspetto mai che una overpair punti un quinto pot, in più avevo giocato contro quell'avversario e decido di floatare. Sull'8 turn, che è una buona carta perché blockero QJ per il nuts, decido di leadare. Quando chiama il 5 che arriva al river a pairare il board è un po' sick, perché a quel punto eventuali overpair dell'avversario batterebbero le doppie tipo T-9, 9-8. Però a fronte delle sue size ridotte per tutta la mano ho pensato che non avesse chissà cosa, avevo alcuni blocker e ho deciso di shovare, lui ha passato".

I saliscendi

Questa volta però il buongiorno si è visto al mattino solo a tratti. Dopo una fase iniziale da chipleader, infatti, lo stack di Simone ha iniziato ad andare sulle montagne russe.

"Appena spostato dal tv table sono stato due ore al tavolo con il ragazzo con cui poi ho giocato l'heads-up. Hittavo di tutto ma lui sempre meglio. Trovavo combo draw che poi non si chiudevano mai, top pair e bila... I pot si ingrossavano ma alla fine andavano sempre a lui."

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L'eliminazione di Dato

Arrivato al tavolo finale con il quarto stack in gioco Andrian non era l'unico italiano presente: con lui c'era anche Andrea Dato, che dopo il secondo posto all'EPT dello scorso ottobre ha confermato un certo feeling con Cipro.

Purtroppo il romano ha salutato il torneo in ottava posizione dopo aver subito un colpo ferale proprio per mano di Andrian:

"Mi è dispiaciuto coolerare Andrea, un heads-up tutto italiano sarebbe stato un sogno. Quando ci incrociamo durante le trasferte ci confrontiamo, parliamo spesso anche di mani. Avrei avuto piacere a fare il testa a testa contro di lui".

Le prossime tappe

Ma a poker chi si ferma è perduto e Simone ha già chiaro lo schedule a venire:

"Farò tutti gli EPT poi devo valutare Las Vegas per il periodo WSOP. Credo che questa estate andrò ma non per un periodo lungo, tre settimane al massimo, quella del Main Event e le due prima. Invece vorrei tornare a Las Vegas a dicembre perché mi sono trovato veramente bene: il Wynn mi ha sorpreso sia come casinò che poker room che come hotel, è davvero un posto ottimo per giocare".

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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