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Phil Hellmuth a gamba tesa su Isaac Haxton: "deve togliersi la mascherina"

Una polemica di non poco conto ha infiammato i social nei giorni scorsi e riguarda due dei mostri sacri del poker live internazionale, Isaac Haxton e Phil Hellmuth.

La diatriba della mascherina

Più di un appassionato di poker, anche sulle pagine social del nostro portale, aveva notato e spesso stigmatizzato l'uso della mascherina clinica da parte di alcuni giocatori e, segnatamente, di Ike Haxton, che, nonostante i tempi della pandemia siano passati, o almeno non siano così preoccupanti come nei primi anni della diffusione del virus, non ha più smesso di indossarla.

A scatenare la polemica è stato uno che di solito non le manda a dire, quel Phil Hellmuth che ha accusato lo statunitense con residenza maltese, di utilizzare la mascherina senza averne bisogno, prendendosi, a suo parere, un vantaggio nei confronti dei suoi avversari.

Il pensiero di Hellmuth deriva dal fatto che solo in casi eccezionali la mascherina dovrebbe essere utilizzata da un giocatore di poker, che così facendo, invece, copre il suo viso e non permette ai suoi rivali di cogliere quelle sensazioni che in game hanno la loro rilevanza.

Le dichiarazioni di Hellmuth

Il tutto nasce da un'intervista piuttosto lunga e articolata di Phil Hellmuth rilasciata al giornalista di Poker.org Craig Tapscott, di cui una piccola parte è stata clippata e postata da Hellmuth sui suoi social.

"NESSUNO dovrebbe essere in grado di coprirsi il volto, a meno che tu non usi le tue mani per farlo. Questo non è poker online. I "tell" contano nel poker dal vivo: è un'abilità nascondere i tuoi tell e un'altra abilità leggere i tuoi i tell dell'avversario," ha scritto Hellmuth.

La questione politica

La questione dell’uso delle mascherine in pubblico era inizialmente una questione di salute, ma si è rapidamente trasformata in una querelle che ha contrapposto idee conservatrici (anti-maschera) contro prese di posizione liberali (pro-maschera), e il dibattito si è spesso trasformato in scontri verbali piuttosto accesi e non solo in campo pokeristico.

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Haxton, professionista di poker dalle tendenze liberali, ha scelto di indossare la sua maschera al tavolo da poker per motivi di salute. Ma dopo aver vinto un evento US Poker Open con buy-in da $ 25.000 per $ 432.000 nel marzo 2023, ha indossato con orgoglio la sua maschera nella foto del vincitore, e poi ha continuato a schernire i "più grandi dips***s su Twitter" che si sono arrabbiati per la sua decisione di indossare la maschera.

"È solo una tattica e una strategia, non va bene per il poker," ha rincarato la dose Hellmuth, "Haxton è uno dei migliori al mondo in questo momento, ma deve togliersi quella maschera bianca."

Le reazioni

A seguito del tweet di Hellmuth non sono state poche le reazioni, come quella di Shaun Deeb, che ha etichettato le parole di Hellmuth come una delle sue peggiori sparate e commentando sarcasticamente che allora si dovrebbero vietare anche le felpe coi cappucci e gli occhiali da sole.

Ma forse la risposta più creativa è stata quella di Lewis Spencer, che ha scritto: Ho sempre pensato che avessimo bisogno di meno persone mascherate e di più persone che entrassero nell'area del torneo vestite da Poseidone con una banda musicale durante il secondo giorno di un $100k."

Foto Hompage: Isaac Haxton courtesy pokernews & Spenser Sembrat

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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