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'Ecco perché adoro vivere in Thailandia'

La Thailandia è indubbiamente una delle mete esotiche più gettonate dai giocatori di poker professionisti: alcuni di loro la visitano di tanto in tanto, altri hanno deciso di trasferirsi laggiù, e fra questi c'è anche lo scozzese Dale "Daleroxxu" Philip.

Come ricorderete, proprio durante il recente mondiale di calcio PokerStars ha stracciato il suo contratto a seguito di un'esultanza scomposta che Philip ha sfoderato durante la disfatta della Spagna contro l'Olanda, di cui è un grande tifoso: peccato si trovasse a Marbella come rappresentante della poker room.

Proprio a causa della sponsorship Dale si era allontanato dalla Thailandia a malincuore alla fine del 2012: viveva infatti a Bangkok già da un anno, ma in quanto rappresentante del team del Regno Unito era necessario che fosse residente in quella che è la sua "vera" casa, cioè Edimburgo. Abituato com'era al clima thailandese e ad uno stile di vita molto diverso, il trasferimento per lui fu un trauma.

"Come diceva Billy Connolly, in Scozia esistono due stagioni, luglio e l'inverno - ha scritto recentemente sul proprio blog - e così sono passato dall'essere una persona estroversa, che mangiava bene e spesso all'aria aperta ad essere apatico, chiuso in casa e incapace di adattarmi a questo cambiamento".

Philip del resto conosce bene Bangkok, parlando anche un po' della lingua locale e apprezzando numerosi aspetti: dal costo della vita più basso, specie in zone non turistiche, al cibo alle ragazze, senza contare che l'aeroporto internazionale della città era per lui un'ottima base per i frequenti viaggi attorno al mondo. Non stupisce quindi che ci sia tornato non appena ha potuto, e che ancora oggi sia laggiù.

"In un primo momento mi sistemai in un albergo, spendendo circa 220 € al mese escluse le utenze, e potendo finalmente mangiare dei veri pasti thai pagandoli pochissimo, non più di un paio d'euro. Nel momento in cui si è vicini alla metropolitana e ad uno dei numerosi centri commerciali, è possibile girare l'intera città rapidamente e in modo economico".

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Dale fra l'altro non ha scelto un periodo casuale per tornare in Thailandia, puntando su quello che è il capodanno locale, chiamato anche "songkran": "Per tre giorni le persone fanno una enorme guerra d'acqua per le strade - spiega - e non soltanto i bambini, anche gli adulti se ne vanno in giro con secchi e pistole ad acqua. Se ti trovi laggiù non hai scelta, o ti chiudi in casa o abbracci la tradizione, ed è inutile dire cosa abbia fatto".

Philip sembra aver risolto un fastidioso problema come quello del visto, dal momento che ultimamente le norme in questo senso si sono fatte più stringenti: "Non è più possibile ottenere due visti da turista consecutivi, ma se ne può avere uno per studio iscrivendosi ad una scuola di lingua Thai fulltime, ben quattro ore a settimana e qualcosa che avevo in mente di fare comunque".

Naturalmente scelte di questo tipo sono sempre molto personali: quella che può essere una soluzione ideale per alcuni professionisti potrebbe far storcere il naso ad altri. In ogni caso, "Daleroxxu" appare molto convinto della sua scelta, che certo in molti altri hanno condiviso. 

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