Siamo abituati a vedere Kirk Acevedo al cinema (da poco è uscito "L'alba del pianeta delle scimmie" in cui è uno dei protagonisti) ma soprattutto nelle serie tv: chi le segue non può che riconoscere immediatamente uno dei volti più noti di OZ, Band of Brothers, Fringe e The Walking Dead. Oltre a essere un ottimo attore, lo statunitense di origini portoricane è anche un grandissimo appassionato di poker e ha raccontato tutto sul suo rapporto con il gioco in un'intervista per Pokernews.com.
Il nome di Acevedo non è nuovo a chi frequenta le poker room della California ma per lui la passione per il poker è scoppiata più di dieci anni fa, agli albori dell'online: "Nel 2002 giocavo molto online e il livello molto basso mi permise di vincere bene. Decisi di passare al poker live ma iniziai a perdere e così mi misi a studiare il gioco leggendo libri e guardando programmi sul poker. In questo modo ho capito che perdendo si impara veramente moltissimo".
Dopo quasi 10 anni, Acevedo fa registrare 98.850$ di vincite nei tornei live, una cifra non strabiliante ma decisamente positiva se si pensa che nonostante gli ottimi guadagni come attore, ha giocato quasi esclusivamente tornei low stakes da poche centinaia di dollari. Oltretutto, per lui è impossibile fare massa a causa degli impegni lavorativi: "Non gioco a poker da gennaio perchè ho lavorato sempre. Passo mesi senza giocare e quando poi mi siedo al tavolo sono un po' arrugginito ma vincere è una cosa che mi fa stare sempre bene. Se solo potessi giocare di più, vincerei di più".
Nella sere tv Oz interpretava Miguel Alvarez, uno dei personaggi più amati
A proposito della sua carriera d'attore, Acevedo fa un paragone interessante tra il mondo della recitazione e quello del poker: "Quando recito voglio farlo solo con attori più bravi di me, perchè mi stimolano a dare il meglio e tutto diventa più facile. Allo stesso modo, quando gioco a poker voglio sfidare i giocatori migliori. A volte giochiamo durante le pause sul set ma giocare contro gente che non sa nemmeno le regole non mi diverte. So che i professionisti vogliono sedersi solo contro gli amatori, per me è l'esatto il contrario".
Proprio riferendosi ai molti professionisti che ha incontrato nel corso della sua carriera di player, Kirk Acevedo si toglie un sassolino dalla scarpa: "Quando i pro mi vedono arrivare al tavolo pensano che io non sappia giocare perchè sono un attore. Credono che io non sia mai in grado di sparare tre puntate in bluff totale e che non farei mai niente di strano. Grazie a questo aspetto provo una sensazione fantastica quando batto un professionista perchè loro, sulla carta, dovrebbero essere i più forti".
Un ultimo pensiero non poteva che essere rivolto ai film che trattano il poker: Kirk Acevedo ne interpreterebbe mai uno? La sua risposta denota una vero amore per questo gioco: "Accetterei solo se fosse fatto nel modo giusto. Non credo che la telecamera sia in grado di catturare l'emozione incredibile che si sente quando si gioca, credo che sia impossibile per un attore interpretare veramente un giocatore al tavolo, trasmettere cosa prova e come ragiona. Non saremo mai in grado di farlo".