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Putin azzarda: la Crimea diventerà una nuova Vegas

A Marzo era trapelata dal Cremlino la volontà dello Zar Vladimir Putin di voler rilanciare il turismo in Crimea (appena annessa alla Russia), con la costruzione di diversi casinò. Dalle illazioni si è passato ai fatti e il presidente ha appena firmato un disegno legge per autorizzare un’estesa gambling area proprio nella penisola che si affaccia sul Mar Nero. 

Per l’industria del gambling si tratta di un’occasione importante per nuovi investimenti, ma i rapporti diplomatici molto freddi tra Stati Uniti e Russia, rischiano di penalizzare le gambling company americane e colossi come Las Vegas Sands, Wynn International, Caesars ed MGM. 

Con il potenziale mercato giapponese in stand by e il fallimento di Sheldon Adelson con il progetto spagnolo di EuroVegas (doveva essere costruito nella periferia di Madrid), la nuova frontiera per le catene di casinò è proprio nel mercato russo. 

E non è utopistico immaginarsi in Crimea, una nuova Las Vegas in miniatura, considerando la predisposizione dei ricchi uomini d’affari russi nei confronti del gambling. A Mosca sono svariate le bische clandestine.

Nella zona costiera meridionale della Crimea, vicino alla città di Yalta (dove vi è già la presenza di molti hotel lussuosi) verrà autorizzata l’apertura e costruzione di diversi casinò. L’area dovrebbe essere molto estesa (arriverà fino all’ex città olimpica di Sochi).

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Il rapporto dell’ex agente del KGB con il gioco è a dir poco singolare: salito al potere, Putin ha fatto smantellare centinaia di casinò e poker rooms presenti nella capitale russa, individuando solo quattro zone speciali periferiche per il gioco. Il progetto però è naufragato (a causa delle notevoli distanze) ed ora c’è bisogno di un’area ad alta intensità turistica e facilmente accessibile per il gioco e l’intrattenimento. Per questo motivo si è scelto la Crimea.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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