Alla fine è arrivato anche il loro turno: dopo che a partire dallo scorso febbraio i giocatori statunitensi erano riusciti ad ottenere nella gran parte dei casi il rimborso del proprio denaro congelato su Full Tilt Poker, adesso è arrivato il turno dei cosiddetti "red pro".
Questi ultimi - piuttosto numerosi sulla poker room prima del Black Friday - erano stati esclusi in un primo momento dal processo di rimborso, ma adesso avranno tempo fino al prossimo tre settembre per compilare la richiesta che gli consentirà di recuperare i propri fondi, sebbene una parte di questi soldi potrebbero effettivamente non poterla più reclamare.

La maggior parte di loro aveva con Full Tilt Poker un contratto che gli assicurava una "paga oraria" per ogni ora trascorsa a giocare sulla poker room unita al 100% di rakeback, fatto che alcuni ad esempio sfruttarono grindando in maniera massiccia lo Zoom Poker quando fu disponibile sulla piattaforma.
Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha però precisato che non sarà possibile reclamare denaro riconducibile all'affiliazione di giocatori o a compensi elargiti direttamente da Full Tilt Poker, mentre potranno avere indietro il denaro derivante dall'attività di gioco vera e propria, rakeback compresa.
La notizia riguarda insomma sia professionisti di primissimo piano della Full Tilt Poker che fu, che grinder online che avevano stretto accordi di sponsorizzazione ma anche personalità dello sport e non solo, che erano classificati come "Friends of Full Tilt".
Difficile ipotizzare quando l'intero iter potrà concludersi, ma viste le tempistiche precedenti ed il termine fissato all'inizio di settembre appare realistico immaginare che (salvo contenziosi sempre possibili per quanto concerne singoli casi) il tutto possa esaurirsi entro la fine dell'anno, quando più di qualcuno potrà finalmente tirare il fiato.