L'anno scorso arrivò a sfiorare la picca a Parigi, alzando bandiera bianca solamente al testa a testa conclusivo.
Domenica il copione poteva sembrare simile: l'heads-up del Main Event UKIPT Londra iniziava con un grande divario chips, ma Gaspare Sposato lo ha poi colmato con calma, pazienza e "testa" fino ad arrivare alla prima grande vittoria live in carriera.
Con la gentilezza e la disponibilità che lo distinguono, il pokerista dell'isola d'Elba, già vincitore del Sunday Million, ci ha raccontato il suo trionfo al circuito inglese di .
In questo Articolo:
La trasferta
Ciao Gas, per iniziare raccontaci di questa trasferta a Londra: avevi vinto un ticket online per l'UKIPT?
Non avevo vinto nessun ticket, sono venuto qui a Londra con mia moglie perché dopo le SCOOP on-line mi sono fermato un paio di mesi per fare un po' di vacanza. Ho continuato a giocare un pochino online, però dato che adesso avevo deciso di andare a Barcellona ad agosto per l'EPT, volevo fare una tappa intermedia per scaldarmi e riprendere un attimo il ritmo live. Londra è una tappa a cui sono molto affezionato perché quando ho conosciuto mia moglie lei viveva a Londra, quindi è un posto un po' del cuore.
Hai giocato altri eventi oltre al Main?
Solamente l'high Roller che ho chiuso 17º (per una moneta di 3.700£).
Come è andato il torneo?
Il torneo è andato molto molto liscio, d'altronde ha una struttura veramente bella ed è molto molto giocabile. In più ho avuto dei tavoli molto molto semplici quindi è andato veramente tutto liscio fino al tavolo finale, dove comunque eravamo tre italiani e c'era Deneb chipleader a fare diciamo 'il lavoro sporco'. Io veramente non ho giocato, non mi ricordo mani particolari se non un underfull ma è stato tutto tutto molto standard. Penso di aver fatto bene soprattutto come atteggiamento nell'heads-up perché sono partito molto svantaggiato ma comunque sapevo che se fossi riuscito a tornare un minimo in pista me la sarei potuta giocare. L'avversario era bravo però penso che me la sarei potuta giocare molto tranquillamente contro di lui.
Gli amici italiani al tavolo finale
È stata una emozione particolare condividere il tavolo finale con altri due italiani?
Conosco Candido e Deneb già da tempo, abbiamo un ottimo rapporto sia a poker che non, sono giocatori fantastici e ragazzi veramente super piacevoli con cui passare il tempo, quindi abbiamo fatto tutta la trasferta insieme. È stato bellissimo arrivare in tre tutti insieme al tavolo finale, davvero una emozione oltre che una soddisfazione per il poker italiano che è sempre più in crescita. Quando ho iniziato a giocare quattro anni fa i pokeristi italiani sembrava che in media fossero un po' scarsi, poi negli ultimi anni la percezione è cambiata anche e soprattutto grazie a loro.
A proposito di italiani, con il torneo a 4 left sei rimasto in vita grazie a un AJ>JJ contro Deneb...
Sicuramente è stato un colpo importante però, insomma, da small blind 27x penso sia una action superstar standard. Anche se era una sfida tra italiani fortunatamente il colpo l'abbiamo vinto noi, comunque non penso sia stata la mano decisiva per la vittoria finale, è stata semplicemente una mano che mi ha tenuto dentro, però anche se fossi uscito sarei stato comunque molto sereno sia del torneo che della giocata che di come ho affrontato tutta la trasferta.
L'emozione della picca
Dopo la picca sfumata sul più bello l'anno scorso a Parigi quanto ci tenevi?
Sicuramente da una parte ci tenevo a vincerla perché appunto l'anno scorso ci ero andato molto molto vicino. L'heads-up è stato molto simile perché anche l'anno scorso partivo super svantaggiato e poi sono riuscito a rimontare, però in quell'occasione persi al termine di una maratona. Quest'anno ero molto molto concentrato tanto che a dire la verità non ho mai pensato troppo a vincere o perdere la picca.
Come, non avevi la picca nel mirino?
Non ci ho pensato, ho solo cercato di concentrarmi sul momento presente per giocare al meglio ogni mano. Se anche avessi perso avrei comunque perso con con onore, nella consapevolezza di avere sicuramente altre occasioni in futuro per vincere questa picca, quindi diciamo che ho cercato di mantenere la mente il più presente possibile senza fantasticare troppo.
Hai festeggiato la vittoria?
Ci siamo fatti una birra con i ragazzi, è che non sono uno che festeggia un granché, sono un tipo molto molto tranquillo.
Futuro e 'cantera'
Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti live?
Sicuramente andrò all'EPT di Barcellona e poi alle WSOPE di Rozvadov andrò a giocare soltanto il Main e i tornei che gli sono vicini. Non farò tutta la trasferta in Repubblica Cec come ho fatto gli altri anni perché la location non mi fa impazzire, però comunque i tornei sono belli e quindi andrò sicuramente.
Hai qualche dedica per questa vittoria?
I ringraziamenti potranno sembrare scontati ma sicuramente il primo va a mia moglie Federica che mi accompagna sempre sia live che on-line. Stiamo insieme da sette anni , io gioco a poker da quattro anni e quindi si è fatta tutta la trafila con me, dai tornei da cinquanta centesimi quando ho iniziato fino alla vittoria di ieri. Il trofeo è sicuramente per lei anche perché era il suo compleanno, sono contentissimo, è stato un regalo che volevo farle.
Poi sicuramente voglio condividere questa vittoria con tutti i miei amici, la mia famiglia e tutte le persone che mi stanno intorno. Mi sento un ragazzo molto fortunato perché sono circondato da persone incredibili e quindi mando un abbraccio forte a tutti quanti, alla mia famiglia e alla cantera, che è il gruppo dell'Isola d' Elba con tutti i miei amici e i giovani ragazzi che stanno emergendo nel poker italiano anche loro. Per me è una seconda famiglia. Sicuramente la vittoria è da condividere con tutti loro, questa è una vittoria di tutti.