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Gaspare Sposato racconta la vittoria del Sunday Million XIII: “Ai miei amici lo dicevo da un po’”

Il vincitore del Sunday Million XIII ha un volto e un nome, quelli di Gaspare Sposato, ventiseienne originario di Cavo che oggi vive a Portoferraio, nell’isola d’Elba.

Gaspare fa il pokerista a tempo pieno da due anni dividendosi tra lo stabilimento balenare e il ristorante di proprietà della famiglia.

“Diciamo che l’isola d’Elba di inverno è il posto perfetto per grindare perché non ci sono distrazioni”.

Raccontaci il torneo, su quanti tavoli stavi giocando?

In realtà ho monotablato tutto il torneo perché non avevo in programma di giocare. Sono appena tornato dalle WSOPE Rozvadov e avevo un po’ di impegni. Però avevo vinto un satellite ed ero già registrato al torneo. Non avendo la possibilità di deregistrarmi senza perdere il ticket, ho deciso di giocarlo perché mi avrebbe dato fastidio sciupare il ticket.

Racconta come è andato il torneo.

Il day 1 ho chiuso fantadeep, secondo nel chipcount. Ho runnato bene e giocato bene, è andato tutto perfetto. Avevo davvero delle buone sensazioni…

Sensazioni di vittoria già dal day 1?

Ovviamente no, però siccome da marzo stavo attraversando un brutto periodo ai tavoli online era da un po’ che dicevo ai miei amici che qualcosa di grosso doveva succedere.

Hai iniziato a pensare alla vittoria al day 2?

Mah, guarda, all’inizio il day 2 non è che sia stato molto promettente. Ho perso di fila i primi sette showdown che ho giocato e a quel punto ero demoralizzato non poco. Ma piano piano il field si sfoltiva finché a due tavoli left ho vinto un colpo enorme in cui ho 5bet-shovato A7s trovando l’avversario con coppia di re. Fortunatamente ho vinto e sono andato fanta-chipleader. Da quel punto in poi ho veramente martellato tutto il tempo e la strada è stata in discesa. Essendo i gradini del payout importanti, gli avversari soffrivano la pressione e io con quello stack ne ho approfittato.

Al tavolo finale c’era qualche avversario che temevi più degli altri?

Non erano male sia il secondo che il terzo classificato. ‘papotre3’, subito alla mia sinistra, lo avevo avuto da due tavoli left, ma al tavolo finale si è trovato in una situazione di stack particolare perché c’erano due tre giocatori molto short e soffriva la pressione ICM. ‘Graditi00’ all’inizio era molto corto poi ha raddoppiato contro di me ma ho comunque potuto fare abbastanza quello che volevo. Dopo la mano AK<AQ contro di lui però ho iniziato a vedere i fantasmi del passato…

Che fantasmi?

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Due anni fa mi sono trovato fanta-chipleader al Main Event ICOOP e poi sono riuscito a non vincere. Chiusi runner-up.

Beh questa volta il finale è stato diverso!

Dopo l’ultimo showdown ho esultato, è stata una liberazione perché come ti dicevo ho visto la luce in fondo al tunnel pokeristico in cui ero entrato a marzo. Poi non sono riuscito a dormire fino alle tre del pomeriggio tanta era l’adrenalina in circolo. Ho dormito quasi 18 ore di fila e non sono di certo un dormiglione!

Ora sei pronto per i festeggiamenti…

Di sicuro festeggerò con gli amici e con la mia fidanzata.

Cosa cambia questa vincita?

In realtà non cambia più di tanto. E’ di sicuro una bella vincita che mi fa stare più tranquillo economicamente, ma la mia vita resterà quella che era. Magari da un punto di vista pokeristico potrò fare qualche trasferta live in più, anche se dopo un po’ il gioco dal vivo mi annoia, invece online già sto giocando ai livelli più alti del panorama italiano.

Un pensiero all’estero per seguire tanti tuoi colleghi grinder lo hai fatto?

Ci ho pensato più volte ma devo vedere con la mia fidanzata. Io so già cosa farei ma anche lei dovrebbe trovare qualcosa da fare che le piaccia. Di sicuro il punto it dopo un po’ va stretto a un giovane che ha voglia di migliorare e fame di confrontarsi con i più forti. Ti toglie stimoli dopo un po’, e lo dico io che sono nato e cresciuto sulle room italiane. Ma già la liquidità condivisa del sud Europa in tal senso potrebbe essere un bello stimolo.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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