Uno dei luoghi comuni più gettonati per descrivere le star di Hollywood è che i grandi registi e gli attori più famosi siano spesso personaggi eccentrici, con abitudini tra le più bizzarre e con atteggiamenti superstiziosi che spesso rasentano quasi il ridicolo.
E se infatti Nicholas Cage pare usi la magia Voodoo per allontanare la malasorte dai propri set cinematografici, anche Mel Gibson sembrerebbe aver trovato un modo alquanto insolito per aumentare le sue abilità strategiche nel gioco del poker.
A riferirci di ciò è lo scrittore Walter Kim, autore del romanzo “Up in the air” da cui è stato tratto di recente l’omonimo film diretto da Jason Reitman e interpretato da George Clooney. Invitato da Gibson per una partitella tra amici, insieme anche all’agente dell’attore Alan Nierob, Kim lo avrebbe visto più volte tirare fuori uno speciale unguento per il corpo che, a detta di Mel, avrebbe la particolarità di acuire a tal punto il suo cervello da permettergli d’interpretare al meglio le varie situazioni di gioco!
Gibson avrebbe poi spiegato che la sostanza si chiama Selegilina e che viene ricavata nientemeno che dal cervello delle mucche. Spalmandolo sulle mani e sulle braccia, il prodotto avrebbe la capacità di stimolare enormemente i neurotrasmettitori, con ovvi benefici per tutta l’attività cerebrale. E mentre Kim racconta che nonostante la speciale “arma segreta” in quell’occasione Mel abbia perso come al solito, noi abbiamo fatto una piccola ricerca, scoprendo che la Selegilina è in realtà un farmaco per la cura del Morbo di Parkinson e di alcune forme di depressione, con potenziali effetti collaterali quali l’insonnia e la diarrea.
A questo punto, chi glielo dice a Mel Gibson dell’enorme cantonata? Noi sicuramente non possiamo e con ogni probabilità non lo farà neanche Alan Nierob, che con le consistenti vincite a poker contro l’attore, pare possa finalmente far fronte alle ingenti spese per mantenere i figli al college...