Il Torino può davvero essere acquistato da Red Bull? L'azienda austriaca produttrice della famosa bibita energizzante starebbe pensando ai granata per allargare ulteriormente la loro galassia. Dal 2005, anno dell'acquisizione del Salisburgo, ad oggi, il colosso mondiale ha creato un autonomo universo sportivo basato su una chiara filosofia. Andiamo a scoprire le basi dell'ideale sportivo del colosso interessato ai granata e come sarebbe il matrimonio tra le parti.
In questo Articolo:
La filosofia dietro al progetto Red Bull
Il Torino sarebbe solo l'ultima idea di Red Bull. Negli ultimi anni, il colosso austriaco si è inserito in molti sport, dalla Formula 1 al calcio, nel quale possiede diversi club un tutti i continenti. L'azienda produttrice della nota bevanda ha creato col passare delle stagioni un'autentica filosofia, che collega e sviluppa parallelamente tutte le società sportive gestite. Il modello sicuramente più noto è il Lipsia, capace di raggiungere la semifinale di Champions League nel 2020, ma anche il Salisburgo che ha scovato, tra gli altri, Haaland, è un esempio evidente di come si lavori sotto questa proprietà.
Dalla scoperta di Naby Keita dall'Istres e Sadio Mané dal Metz, da parte di Rangnick ai tempi del Lipsia, Red Bull ha deciso di investire molte energie nello scouting, scandagliando paesi meno battuti come, appunto, lo Zambia o il Mali. Negli anni gli investimenti sui giovani hanno ripagato profumatamente, specie se si considera il rapporto di collaborazione che lega tutti i club sollo la galassia austriaca. Scovare talenti nascosti per poi rivenderli a peso d'oro, tenendo sempre viva un'idea di gioco propositiva ed europea. Queste sono le poche e semplici basi di tale filosofia.
Come sarebbe il Torino di Red Bull
Ma quindi, come sarebbe il Torino di Red Bull? Per rispondere a questa domanda dobbiamo necessariamente partire da una premessa: in Italia non ci sono le stesse libertà riguardo l'acquisto di extracomunitari. I club di Serie A, come quello granata, possono inserire in rosa solamente 2 calciatori non comunitari per ogni stagione. Questo vincolo limiterebbe e non poco la filosofia dell'azienda austriaca, che investe su giovani per rinforzare la prima squadra e per valorizzarli, non per farli crescere nelle giovanili.
Inoltre, analizzando fronte Torino l'operazione, il cambio al vertice da Cairo a Red Bull porterebbe investimenti su calciatori che, una volta valorizzati, sarebbero spesso rivenduti a cifre importanti. Bisogna capire se anche per il proprio futuro il tifoso granata ambisce a veder partire i propri beniamini, indipendentemente dai risultati. La cosa certa sarebbe, di contro, la forte volontà della proprietà austriaca di giocare le coppe europee, per mostrare il proprio modello calcistico al di fuori dei vari confini nazionali. L'ambizione, dunque, non mancherebbe.
Cairo cede il Torino? Pro e contro di Red Bull
Queste le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino, riguardo una possibile cessione del Torino:
"Non voglio rimanere a vita al Torino, ci sta passare la mano ad un certo punto. Vorrei che nel momento in cui decidessi di vendere ci fosse uno più ricco di me, allora mi farò da parte. Su questo non c'è dubbio, io non voglio restare a tutti i costi. Quando arriverà uno che è più ricco e più bravo io mi farò da parte. Non voglio rimanere a tutti i costi al Toro, i ventenni finiscono".
Sicuramente la ricchezza non manca a Red Bull, ma il possibile acquisto del Torino da parte dell'azienda austriaca avrebbe alcune ripercussioni. Sarebbe infatti probabile il cambio di logo e nome del club, come fatto in passato per le altre società inserite in tale galassia sportiva. Non sarebbe un dramma, considerando che il simbolo dei granata è proprio un toro, ma il taglio col passato sarebbe netto.
Inoltre, un mercato base potrebbe veder partire un giovane di alto valore, cresciuto e affermato, per far arrivare due giovani extracomunitari di talento. Il tutto contornato da operazioni funzionali al modulo e alla filosofia seguita, tenendo alta l'ambizione di partecipare alle coppe europee. I pro e i contro, come in ogni cambiamento, ci sono, ma la curiosità attorno a quello che potrebbe essere è sicuramente molto, molto grande.
Come cambiano le quote del Torino
Dopo un ottimo avvio di stagione, il Torino è incappato in alcuni stop nell'ultimo periodo e si ritrova a navigare a metà classifica in Serie A. Difficile pensare alla vittoria dello scudetto da parte dei granata, ipotesi comunque proposta a 1000 su Sisal e NetBet, ma anche a 1500 su Goldbet. Immaginare, invece, gli uomini guidati da Vanoli capaci di qualificarsi alla prossima Champions League, arrivando tra le prime 4 del campionato, si trova in lavagna a 125 su Goldbet e a 250 su NetBet. La suggestione di puntare sulla retrocessione del club piemontese frutterebbe, infine, 16.0 su Sisal e 15.0 su Goldbet e NetBet.
Tipologia scommessa | ![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|---|
Torino vincente Serie A | 1000.00 | 1500.00 | 1000.00 |
Torino in top 4 Serie A | - | 125.00 | 250.00 |
Torino in top 10 Serie A | 2.00 | - | - |
Retrocessione Torino | 16.00 | 15.00 | 15.00 |
Torino ultima in Serie A | 100.00 | - | 75.00 |
Torino campione d'inverno | - | 500.00 | 1000.00 |
Dove scommettere
Le partite del Torino e di tutte le altre squadre partecipanti alla Serie A garantiscono all'utente un vasto equipaggiamento di quote interessanti all'interno dei siti scommesse. Il visitatore, al momento dell'apertura del conto, può inoltre approfittare di un bonus scommesse di benvenuto, dei quali è disponibile di seguito una tabella comparativa.