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La notizia non è ufficiale, come sempre accade in questi casi, ma le indiscrezioni che da più parti si incrociano in queste ore sembrano davvero lasciare scarso spazio all’errore: pare proprio che Isildur1 sia tornato a macinare gioco agli high stakes, seppur dietro ad un nickname diverso e su di una diversa piattaforma.
L’indiziato speciale è un giocatore che ai limiti $250/$500 di No Limit Hold’em su Betfair sta facendo sfracelli dietro il nome di “Omlphalotus”. Questo sconosciuto player risulta essere svedese, compie sessioni particolarmente lunghe, multitabla pesantemente e si contraddistingue per uno stile di gioco particolarmente aggressivo: in molti pensano che questo sia davvero troppo perché possa trattarsi semplicemente di un caso.
Infatti, sia sul celebre forum statunitense 2+2 che in altri dedicati specificamente ai railbirders che seguono l’azione dei tavoli di cash game più caldi e inaccessibili, una voce pare salire unanime nell’indicare in Isildur1 il solo giocatore conosciuto capace di tanto.
Fra l’altro, uno degli avversari contro cui il sospetto Isildur1 si è scontrato maggiormente è il nostro Marcello Marigliano, che – solitamente noto come “luckexpress10” su Full Tilt Poker – è conosciuto con il nickname di “imthedealer” sulla piattaforma dove lo svedese pare aver deciso di celebrare il suo ritorno, seppure in incognito.
La certezza assoluta che si tratti effettivamente di Isildur1 al momento non può esserci, tuttavia il mondo del poker si è unanimemente espresso in termini lusinghieri per il gioco espresso dallo svedese in particolar modo nel No Limit Hold’em, e il fatto che all’improvviso compaia un giocatore ignoto di tale abilità e che presenta ben più di un’affinità con il player più rimpianto della storia recente appare più che sospetto.
Le sue recenti apparizioni su Full Tilt Poker a limiti ben più bassi erano dunque soltanto fumo negli occhi? Una spiegazione che appare plausibile in realtà esiste, ed è anche facilmente intuibile. Infatti, è ormai noto che Isildur1 per quanto fenomenale sia abbia più di un punto debole nel Pot Limit Omaha, che resta una delle specialità regine su Full Tilt Poker, dove il No Limit Hold’em ai limiti più alti è ormai soltanto un ricordo da un bel pezzo.
A questo bisogna aggiungere l’indubbio vantaggio che lo svedese può avere nel giocare coperto dall’anonimato, e quindi senza che i suoi avversari sappiano esattamente chi si trovino di fronte, e soprattutto senza che lo evitino come la peste, dato che nella specialità heads-up del No Limit Hold’em lo svedese ha mostrato che nessuno appare in grado di potergli tenere davvero testa.
Ragionevolmente le voci si rincorreranno ancora per un po’, ma col passare del tempo certamente sapremo di più circa la loro consistenza e fondatezza: un Isildur1 che torni a giocare agli high stakes non può davvero sperare di passare troppo a lungo inosservato, indipendente da dove lo faccia o dietro a quale nickname si nasconda.
