Il mondo del gambling offre sempre storie pazze ma questa rischia di sfiorare il paradosso. La sfortunata protagonista è Mirna Valenzuela, una donna messicana che è riuscita a sbancare un jackpot in un casinò dell’Arizona, per 1.200 dollari.
La beffa è che la legge federale statunitense prevede che per vincite pari o superiori a 1.200 dollari (sarà un segno del destino?), bisogna mostrare al casinò un documento fiscale, prima di incassare la vincita.
In questo modo, le autorità statunitensi hanno scoperto che la donna era sprovvista di documenti di identità validi e l’hanno rispedita oltre confine, in Messico.
Valenzuela stava giocando nella sala slot del casinò Del Sol Resort a Tucson, con la figlia, quando hanno iniziato a suonare le sirene della macchinetta, segno che il jackpot era stato colpito.
La donna ha rivendicato al casinò subito il suo premio ma ha mostrato documenti falsi: i funzionari hanno così avvertito la polizia locale che ha scoperto la sua reale identità. Così gli agenti l’hanno consegnata alle autorità doganali che hanno provveduto alla sua espulsione.
La figlia invece, essendo molto giovane, è riuscita a rimanere negli Stati Uniti, grazie ad una nuova legge sull’immigrazione voluta da Obama.
I funzionari del casinò hanno assicurato che la vincita è ancora a disposizione e che, se la donna si presenta con i documenti in regola, potrà ritirarla. In realtà l’ipotesi sembra alquanto improbabile e dopo oltre un anno, ancora nessuno si è presentato alla cassa.