Il recente tavolo finale della Notte degli Assi Cipro ha portato un nome prestigioso come quello di Nicolas Chouity nell'albo d'oro del popolare format italiano, ma ci sono state delle situazioni tecnicamente interessanti che sono passate in secondo piano. Oggi ci occupiamo di un hero call davvero bello, bluffcatch tra i più notevoli visti ultimamente, messo a segno dall'ungherese Richard Broda.
In questo Articolo:
Richard Broda chiama con Q high, 4 left alla Notte degli Assi
Siamo al Merit Crystal Cove Hotel & Casino di Kyrenia, nel nord di Cipro. Alla Notte degli Assi da 3.300$ e 2.000.000$ garantiti sono rimasti solo 4 dei 1.023 iscritti. Ne consegue che gli scalini dei premi sono davvero notevoli: i quattro rimasti hanno già garantiti in tasca 156.000$, mentre il terzo posto vale 215.000$, il secondo 307.000$ e la vittoria 460.000$.
Come si arriva a questa mano e i delicati equilibri di un final table importante
In queste fasi, ogni decisione diventa giocoforza più importante e va ponderata alla perfezione, sia per chi si lascia guidare dal faro dell'ICM che per chi usa un approccio più intuitivo.
Come sempre, in contesti come un tavolo finale importante di un torneo live, va preso atto dell'esistenza di altri fattori che sono poco visibili, ma che influiscono in maniera a volte decisiva sugli equilibri tra i giocatori. Ci sono termini come "history" e "flow del tavolo" che sembrano astrusi ma sono semplicemente figli di situazioni percepite in maniera diversa da ogni singolo player.
- La history rappresenta le info che un giocatore ha immagazzinato in testa riguardo a uno specifico avversario, come reagisce a una data giocata, quanto punta generalmente in una situazione X, e così via.
- Il flow è invece un concetto ancora più inafferrabile dall'esterno e ha che fare più che altro con l'inerzia del tavolo, chi ha avuto un buon rush di carte ed è in fiducia, chi invece ha preso due bad beat e vive un momento difficile, l'eventuale presenza di un giocatore che alza o abbassa l'asticella dell'aggressività del tavolo, eccetera.
Come è andata la mano
Detto questo, proviamo a ricostruire la situazione di questo tavolo finale nel momento in cui si sta per giocare la mano in questione. Nicolas Chouity, il futuro vincitore, è tornato nettamente in testa superando turco Mehmet Deniz, mentre il francese "Ma" è nettamente il più corto e passivo e l'ungherese Richard Broda ha vinto alcuni piatti di quelli che danno fiducia, risalendo da 10 a 17 milioni.
Siamo nel corso del livello n.37, 300.000/600.000/600.000 e c'è l'apertura di Broda da bottone a 1.200.000, con Deniz che difende il suo big blind.
Sul flop scendono 7 a 4 e Deniz fa check-call alla continuation bet da 1.100.000 di Broda.
Si arriva così al turn che si materializza in un 9 . Qui, entrambi i giocatori decidono di fare check.
L'ultima carta comune è questo 4 , river che accoppia il board. Qui Mehmet Deniz cambia improvvisamente linea ed esce puntando 4,5 milioni, una size non lontana dall'ammontare del piatto che è di 5,5 milioni.
Richard Broda ci pensa per un bel po', ma alla fine trova il "tasto" call. Allo showdown, Deniz mostra nulla più che 6 3 e, così, i q j di Broda risultano vincenti!
Un hero call notevole, con Q alta, che consente all'ungherese di salire a 24 milioni. Perdendo il colpo, Broda sarebbe ridisceso a 10 milioni, compromettendo quanto aveva fatto fino a quel momento.

Cosa si intende per "bluffcatch"
A volte, i termini inglesi del poker sembrano difficili ma sono estremamente intuitivi. Per esempio, è il caso di "bluffcatch", termine che dà il titolo a questo articolo perché è esattamente ciò che ha fatto Richard Broda. Si tratta di una locuzione, composta da due parole indipendenti: "bluff" e "catch". La prima non necessita di ulteriori spiegazioni, mentre la seconda è un verbo che sta per "prendere, cogliere, afferrare". In questo caso, dunque, si tratta di una mossa con cui si coglie l'avversario in bluff, in quanto si chiama una puntata effettuata dal rivale immaginando che lo abbia fatto senza un punto importante, ma appunto con l'intento di far passare mani migliori.
Cosa si aspettava di trovare Richard Broda
Ovviamente si tratta di una valutazione particolare, che non può mai fare "scuola", nel senso che siamo nel campo del puro bluffcatching, dunque delle valutazioni squisitamente soggettive.
Chiamare qui con Q alta significa avere notizia o indicazioni piuttosto consistenti, sulla possibilità che l'avversario sia in bluff, ma non solo: potenzialmente, potrebbero esistere porzioni del range di bluff di Deniz che battono QJ, dunque Broda ha avuto la ragionevole certezza che l'avversario avesse un qualche busted draw: non solo 63 a anche 53, 56, T8, J8, JT e così via.
Complimenti a Richard Broda, dunque, che poi si è fermato a un tanto così dal capolavoro assoluto.
Immagine di copertina: Richard Broda (Merit Poker & PokerNews)