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Will Kassouf: “al Main WSOP gli altri giocatori e lo staff mi hanno preso di mira e ho reagito!”

Nell'isola di Cipro il clima mite forse ha mitigato un pò il carattere eccentrico e spigoloso di Will Kassouf e, grazie alla brezza calda che spira dal Nord Africa, il pro inglese ha trovato la serenità per parlare di un'estate passata sotto l'aria condizionata aggressiva di Las Vegas che non gli ha fatto proprio bene sotto il profilo dell'immagine.

Stiamo parlando di uno dei giocatori più controversi del circuito mondiale, da molti detestato per la sua parlantina ai tavoli e il suo comportamento non sempre corretto verso gli avversari, ma ci sono anche giocatori che lo ammirano perché vedono nelle sue condotte solo una strategia per riuscire a battere gli avversari, usando qualsiasi mezzo lecito possibile (ma borderline), come perdere tempo e innervosire il tavolo a suo vantaggio.

Alle WSOP è stato bannato dalla manifestazione dopo che ha creato un vero tsunami in sala durante il Main Event e a Las Vegas è stato tutta l'estate nel mirino degli staff della sicurezza dei casinò: lo hanno allontanato anche dal Venetian.

“Non si tratta di fare lo str…. o l’arrogante. Mi sono comportato così perché sono stato trattato male da giocatori, staff e persino dal direttore del torneo. Non stavo insultando in maniera gratuita, reagivo soltanto a come mi trattavano”

Will Kassouf

In questi giorni si è presentato a Cipro per la tappa del World Poker Tour Cyprus Championship. Ha chiuso nel torneo più importante delle World Series of Poker al 33esimo posto 300.000$ (sostiene di non aver venduto quote). Nell’isola del Mediterraneo, a PokerNews Podcast ha dichiarato: “esistono sempre due versioni in tutte le storie” e oggi parla lui!

Kassouf: “La colpa è dello staff WSOP e dei giocatori”

Kassouf non riconosce le responsabilità dei suoi comportamenti e scarica la colpa sugli altri, per lui il suo comportamento durante le fasi finali del WSOP Main Event è frutto di una reazione provocata dagli altri giocatori, dallo staff:

“Non si tratta di fare lo str…. o l’arrogante. Mi sono comportato così perché sono stato trattato male da giocatori, staff e persino dal direttore del torneo. Non stavo insultando in maniera gratuita, reagivo soltanto a come mi trattavano”.

Quindi Kassouf, coerente con il suo stile, scarica tutto sulle altre persone presenti in sala e punta il dito contro i floormen che lo hanno penalizzato, però la verità potrebbe stare nel mezzo e non tutte le colpe essere le sue:

“Avrebbero potuto gestirla molto meglio. Non ho ricevuto né avvertimenti né penalità graduali: al Day 7, con 10 bui, mi hanno dato subito un round penalty”.

Il player inglese continua: “Dal Day 6 mi hanno imposto un ‘shot clock’ da 10 secondi per tutto il torneo. Ho dovuto lottare per farmelo togliere”.

"Non ho ricevuto né avvertimenti né penalità graduali: al Day 7, con 10 bui, mi hanno dato subito un round penalty”

Will Kassouf sullo staff WSOP

“Sono stato preso di mira dagli altri avversari”

Will rincara la dose contro gli altri giocatori suoi avversari che avrebbero chiesto il clock contro di lui fin dalla prima mano del Day 7, quando ballavano premi importanti.

Addirittura ha detto che un avversario lo avrebbe minacciato: “Ti taglio la lingua”. Secondo una ricostruzione di PN, in base al set draw, quel giocatore dovrebbe essere Nick Pupillio, evidentemente esasperato dalla parlatina del giocatore inglese e dagli insulti. Nulla che giustifichi una minaccia del genere, ma a volte si è in due a sbagliare.

Will Kassouf Courtesy Pokernews & Danny Maxwell
Will Kassouf (Courtesy Pokernews & Danny Maxwell)

"Non faccio uso di sostanze.... sono il Donald Trump del poker!"

Kassouf poi tiene a smentire qualsiasi uso di sostanze: “Zero droghe. Sono fatto così, pieno di energia naturale. Posso andare avanti al massimo anche con due ore di sonno. Ero lucido al 100%.”

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Kassouf è però consapevole che i suoi comportamenti dividono il field e non piacciono a tutti:

“Penso di essere un po’ il Donald Trump del poker: controverso, polarizzante e caotico, ma dico quello che penso e ottengo risultati. Alcuni mi amano, altri mi odiano. Alcuni pagherebbero 250.000$ per stare vicini a me, altri non lo farebbero nemmeno per 2 milioni”.

"Perchè non ho dato alcuna mancia allo staff"

C’è stata anche una discussione sui social sulle mancate mance versate dopo il Main, un'usanza tipica di Las Vegas che rientra nella prassi:

“La cassiera – chiarisce Will - mi ha chiesto se volessi lasciare una mancia. Ho risposto che, visto come sono stato trattato, purtroppo non l’avrei fatto quest’anno”.

Prima di incassare il premio da 300.000$, le WSOP gli hanno comunicato che non era più una persona gradita nel 2025 alle World Series of Poker, quindi la sua versione pare molto credibile.

“Che ti piaccia o meno, di Will Kassouf se ne parla sempre. Restare rilevanti nel poker è una delle cose più difficili da fare nel lungo termine”

Will Kassouf

Il giallo del ban

È stato comunque autorizzato a restare negli hotel Paris & Horseshoe di proprietà di Caesars, ma non poteva partecipare a nessun torneo. Ha preso parte al WSOP Circuit di Bratislava ma il pro inglesse deve ancora capire se potrà entrare nelle poker rooms di Caesars, visto che la proprietà WSOP è diversa dalla proprietà delle sale dove si disputeranno le World Series of Poker 2026.

“Il fatto che parli durante le mani crea un’atmosfera divertente. Se tutti stessero zitti con cuffie e occhiali da sole per 10 ore al giorno, il poker live sarebbe una noia mortale.”

Per chiudere Kassouf cita Daniel Negreanu: “Che ti piaccia o meno, di Will Kassouf se ne parla sempre. Restare rilevanti nel poker è una delle cose più difficili da fare nel lungo termine”.

Chi è Will Kassouf

Will Kassouf, avvocato londinese di origini libanesi, è noto per il suo stile di gioco loquace e controverso, che lo ha reso una delle figure più polarizzanti del poker internazionale.

Gli inizi (2009 – 2015)

  • Gennaio 2009 – Primo risultato live a Londra: £1.060 No Limit Hold’em Main Event (Grosvenor UK Poker Tour – GUKPT), dove chiuse 21° per £1.760.

  • Successivamente collezionò piccoli piazzamenti in tornei minori prima di farsi notare con un 3° posto al €3.200 No Limit Hold’em Main Event dell’European Poker Tour (EPT) a Dublino, che gli valse €100.800.

L’anno della consacrazione (2016)

  • £550 NLHE Deepstack all’Olympic Park, Londra – 2° posto, premio da £30.000.

  • €10.300 High Roller EPT Barcellona – Vittoria e incasso di €532.500, il suo miglior risultato live.

  • WSOP 2016, Main Event da $10.000 a Las Vegas – 17° posto per $338.288. In questa edizione guadagnò la ribalta mondiale con il celebre bluff contro Stacey Matuson, chiuso con la frase diventata virale “9-high like a boss!”. Il suo stile però gli costò anche un round di penalità da parte della direzione torneo.

Anni successivi

  • 2017 WSOP Europe, Main Event da €10.350 a Rozvadov – 64° posto, premio di €16.710.

  • 2020 Irish Poker Online (Main Event da €1.100) – Durante la pandemia, vince il titolo online dopo essersi qualificato tramite un satellite da €109, battendo 202 giocatori e portando a casa €215.163.

  • Nel Main Event WSOP 2025 si è classificato 33esimo per €300.000.
  • Per il database di Poker HendonMob ha vinto in carriera live oltre €2.069.000 nei tornei live (si tratta di incassi lordi)
Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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