[imagebanner gruppo="pokerstars"] Luci appena spente sul Main Event WSOP australiano, dove al termine del day 2 sono rimasti in gioco 70 player dei 329 iscritti, ma solo 36 fra loro finiranno a premio, e soprattutto soltanto il più abile e fortunato potrà reclamare un braccialetto da 850.000 dollari australiani.
A conti fatti si tratta di circa 587.000 euro, somma però tutt'altro che alla portata dei superstiti almeno per ora, dal momento che ancora devono affrontare la fase di bolla. Al comando per il momento c'è Kyle Montgomery, forte di uno stack da 595.000 fiches: trovano spazio nella top ten anche Jackie Glazier (444.700), Frank Kassela (267.500) e Brandon Shack-Harris, decimo grazie alle sue 221.100 fiches.
Proprio lo statunitense, se dovesse raggiungere le primissime posizioni, potrebbe ambire a strappare in extremis il titolo di WSOP Player of the Year a George Danzer, al momento saldamente al comando di questa speciale graduatoria ma eliminato nel corso del day 2. Proprio al termine della giornata Shack-Harris è riuscito a piazzare un importante double-up, quando ha vinto un coinflip settando al flop i suoi nove contro l' a k rivale, e così adesso potrà andare a letto continuando a sognare fortuna e gloria.
Un destino simile, sebbene di proporzioni più contenute, è toccato a Xuan Liu, che mezz'ora prima della chiusura delle buste ha spillato a a nel momento giusto, ovvero quando il suo avversario aveva in mano una coppia di jack e le carte non gli hanno fatto alcun torto, restituendole anzi uno stack appena superiore alle 100.000 fiches.
Nella mischia rimangono anche Brian Rast (136.600), JJ Liu (91.500) e Jonathan Karamalikis (88.400), mentre a chiudere il chipcount c'è un tristissimo Jonathan Duhamel, a cui stando a quanto riportato da WSOP.com rimane uno stack di appena 3.000 fiches.
L'eliminazione, a meno di miracoli davvero improbabili, per lui sembra essere insomma dietro l'angolo, un destino già toccato in sorte a Jonathan Little e David Yan, giusto per nominarne un paio. Nella notte italiana si comincerà insomma a fare sul serio: non che fino ad ora abbiano scherzato, ma ormai i premi meno rilevanti sembrano davvero a portata di mano.