Il caso plusvalenze in casa Napoli riguardo l'acquisto di Victor Osimhen dal Lille è tornato prepotentemente al centro della cronaca. Ecco cosa rischia il club di Aurelio De Laurentiis sia dal punto vista penale che sportivo dopo le ultime indiscrezioni, basate sulle carte della Guardia di Finanza.
In questo Articolo:
- 1 Plusvalenze Napoli, spuntano nuove chat sull'acquisto di Osimhen
- 2 Da Llorente a Karnezis: le tappe della trattativa Napoli-Lille per Osimhen
- 3 I dettagli del caso plusvalenze Napoli: perché il Lille chiede Karnezis per Osimhen
- 4 Plusvalenze Napoli, perché la Procura FIGC non è intervenuta sul caso Osimhen
- 5 La risposta del Napoli al caso plusvalenze: la nota ufficiale dei legali del club
- 6 Plusvalenze, cosa rischia il Napoli per l'acquisto di Osimhen
- 7 Plusvalenze, come cambiano le quote del Napoli dopo il caso Osimhen
Plusvalenze Napoli, spuntano nuove chat sull'acquisto di Osimhen
Inviti a non lasciare alcuna traccia via email e molto altro. Il quotidiano Repubblica fornisce ulteriori elementi riguardo il caso plusvalenze, che è tornato a tenere banco in casa Napoli. Nelle scorse ore sono infatti emerse nuove chat tra l'allora direttore sportivo degli azzurri, Cristiano Giuntoli, l’ad Andrea Chiavelli e l’allora vice direttore sportivo del club partenopeo, Giuseppe Pompilio.
Al centro dell'attenzione torna il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille al Napoli nel 2020, per 50 milioni di euro più i cartellini di Karnezis, Manzi, Liguori e Palmieri, valutati ben 21 milioni. Queste intercettazioni farebbero ulteriore luce sulle tappe che hanno contraddistinto questa operazione. I quattro calciatori poi finiti nello scambio, infatti, non sarebbero gli unici discussi dalle due società durante quella estate di cinque anni fa.
Secondo la ricostruzione di Repubblica, infatti, sarebbe stato il Napoli a fissare il limite massimo di spesa per Osimhen a 50 milioni di euro. Il Lille avrebbe sin da subito chiesto di valutare sui 70 milioni il cartellino del centravanti nigeriano, provando di inserire nella trattativa Fernando Llorente. Il club transalpino avrebbe valutato lo spagnolo circa 10-15 milioni più bonus e proprio da qui iniziano le comunicazioni sospette tra le parti.
Da Llorente a Karnezis: le tappe della trattativa Napoli-Lille per Osimhen
A spingere il Napoli a gonfiare il valore dei giocatori sarebbe stato lo stesso ex presidente del Lille. Questo dettaglio si evince dalla mail inviata dal direttore amministrativo e giuridico dei francesi, Julien Mordacq, all’allora ceo Marc Ingla: “È mio dovere metterti avvisarti di nuovo a proposito dei rischi connessi a questo affare, in ragione degli elementi che ti ho esposto verbalmente. Ogni particolare ritenuto ‘strano’ potrebbe generare domande sull’insieme di queste operazioni e bisognerà apportarvi elementi di risposta reali e giustificazioni”.
In base a quanto starebbe emergendo nelle ultime ore il presidente del Lille, Gerard Lopez, avrebbe inviato proprio in questa fase iniziale delle trattative una mail nella quale afferma: "Questa valutazione (quella fatta per Llorente, ndr) vi permette di pagare un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club ma con un valore nominale necessario per chiudere". Secondo la procura, questo documento evidenzierebbe la natura artificiosa dell'operazione Osimhen.
Napoli e Lille non riescono, tuttavia, a trovare una quadra e l'inserimento di Llorente nella trattativa viene scartato. Il club partenopeo avrebbe quindi proposto il nome di Leandrinho, tesserato azzurro ma in prestito in Brasile all'epoca dei fatti, non trovando l'approvazione dei francesi. La società transalpina chiede Ounas e, a questo punto, ecco un altro passaggio chiave secondo l'analisi fatta da Repubblica.
Cristiano Giuntoli e Andrea Chiavelli sarebbero pronti ad inserire il calciatore nella trattativa: "Dal momento che il Lille è interessato a titolo definitivo a Ounas, che comunque ha un reale valore di mercato superiore a Leandrinho e Llorente...". Il 17 luglio 2020, poi, ecco che la trattativa si sblocca in maniera definitiva, con l'inserimento del portiere azzurro Karnezis come contropartita.
I dettagli del caso plusvalenze Napoli: perché il Lille chiede Karnezis per Osimhen
Questo gioco ad incastro sulle valutazioni dei calciatori non è stato voluto dal Napoli, bensì dal Lille. Il club transalpino attraversava un periodo di difficoltà economica nel 2020, quando aveva la necessità di rientrare di circa 105 milioni nei confronti del fisco. La pena pervista per la società, in caso di mancato adempimento, era l'esclusione dalla Ligue 1 e dalle competizioni successive.
Il bisogno impellente di monetizzare ha spinto il Lille a cedere i due pezzi più pregiate della propria rosa. Osimhen al Napoli per 70 milioni di euro e Gabriel Magalhaes all'Arsenal per 30 hanno permesso al club transalpino di rientrare nei conti. Per fare questo, però, proprio i francesi avrebbero proposto l'inserimento di Karnezis nell'operazione.
In base a quanto si legge nelle carte della Guardia di Finanza, il presidente del club transalpino Lopez avrebbe scritto al Napoli che: "Porteremo Karnezis al Lille per 20 milioni. Su questo punto è importante che non ci sia alcuna comunicazione sul prezzo, ci farebbe sembrare tutti cattivi". Il portiere greco era, infatti, stato pagato appena 2.5 milioni dalla società partenopea nel 2018.
Proprio a questo punto della vicenda, Giuseppe Pompilio avrebbe rivolto questa frase a Cristiano Giuntoli: "Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare". Il Napoli, alla fine, avrebbe deciso di ridurre a 5 milioni di euro la valutazione di Karnezis, inserendo anche Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri.
Plusvalenze Napoli, perché la Procura FIGC non è intervenuta sul caso Osimhen
Questi nuovi elementi finiti al centro della cronaca sarebbero stati consegnati lo scorso aprile alla procura federale. Il procuratore Chinè, lo stesso che nella stagione 2022/2023 ha comminato 10 punti di penalizzazione alla Juventus, li ha giudicati non sufficienti per riaprire il processo. A questo punto, sorge una domanda lecita: perché la Procura FIGC non è intervenuta come fatto nell'inchiesta Prisma?
Dai 5 milioni di Karnezis, i 4 ciascuno di Liguri e Manzi e dai 7 di Palmieri, il Napoli accumula i 20 milioni necessari per colmare la distanza tra offerta e richiesta e chiude l'acquisto di Osimhen dal Lille. Il reato sarebbe lo stesso, ma i dettagli emersi dalle rispettive indagini hanno portato Chinè a prendere decisioni diverse.
La giustizia sportiva ha stabilito che il valore attribuito ad un giocatore in sede di mercato sia relativo. Questa condizione richiede prove certe per determinare l'effettiva intenzione di creare una plusvalenza fittizia, gonfiando il valore del tesserato. Sia nel caso del Napoli che nella prima fase del processo Prisma riguardante la Juventus, la mancanza di questa condizione ha permesso ai club accusati di venire assolti sia in prima che in secondo grado nel primo processo sportivo.
I due filoni investigativi hanno assunto caratteristiche diverse in un secondo momento, quando sono emerse prove di diversa entità contro la Juventus. In quel caso, il club bianconero aveva imbastito un vero e proprio sistema, facendo venire meno il principio di lealtà sportiva. Per il Napoli, invece, si tratta di un'operazione isolata. Per questo motivo, la Federcalcio aveva archiviato il caso Osimhen già nel 2022.
La risposta del Napoli al caso plusvalenze: la nota ufficiale dei legali del club
Il Napoli ha deciso di pubblicare sui propri canali ufficiali la seguente risposta alle ultime accuse: "Non emerge un disegno illecito, bensì la normale dinamica di una trattativa legata alla compravendita di calciatori, fisiologica nel settore e priva di profili penalmente rilevanti. Si esprime quindi lo stupore per la diffusione sulla stampa di atti di indagine che, per la loro natura, avrebbero dovuto rimanere riservati. Tale atto viola espressamente il divieto stabilito dalla legge, contravvenendo ai principi di riservatezza e tutela del diritto di difesa".
A difendere il Napoli attraverso questa nota ci sono gli avvocati Gino Fabio Fulgeri, Gaetano Scalise e Lorenzo Contrada. Il legali sottolineano, in riferimento alle quanto detto tra Pompilio e Giuntoli, che si "tratta di frasi estrapolate da un contesto dialettico ben più ampio, che solo se considerato nella sua interezza consente di coglierne il reale significato".
Gli avvocati hanno precisato infine che i protagonisti delle chat intercettate sono già stati sentiti dai pm in qualità di persone informate sui fatti. In quel frangente, gli interlocutori avrebbero fornito spiegazioni ritenute "puntuali e convincenti", tali da escludere qualsiasi rilevanza probatoria.
Plusvalenze, cosa rischia il Napoli per l'acquisto di Osimhen
Il Napoli non rischierebbe allo stato attuale delle cose alcuna ripercussione in ambito sportivo, al contrario di quanto accaduto alla Juventus. Come spiegato sopra, il procuratore federale Giuseppe Chiné ha deciso di non riaprire il fascicolo, escludendo nuovi risvolti disciplinari per la società partenopea.
Discorso diverso per quanto riguarda la giustizia ordinaria e per la persona del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che è stato rinviato a giudizio per falso in bilancio. Secondo la procura, questa multipla operazione per arrivare ad Osimhen potrebbe essere servita a gonfiare le plusvalenze del club partenopeo nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021.
I pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano hanno chiesto il rinvio a giudizio anche per Andrea Chiavelli, con udienza preliminare davanti al Gup fissata per il 6 novembre 2025, mentre Pompilio e Giuntoli non risultano indagati. da segnalare, inoltre, che Liguri e Manzi e Palmieri hanno dichiarato alla Guardia di Finanza di non avere mai sostenuto le visite mediche con il Lille.
Plusvalenze, come cambiano le quote del Napoli dopo il caso Osimhen
Il caso plusvalenze sta avendo un impatto importante nel mondo Napoli, ma non dovrebbe impattare in alcun modo sulla sua classifica, a differenza di quanto accaduto tre stagioni fa alla Juventus.
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Napoli Top 4 Serie A 2025/2026 | 1.05 | 1.05 | 1.05 |
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