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Match-fixing: 15 arresti in mezza Europa per partite di tennis truccate

La piaga del match-fixing nello sport, e nel tennis in particolare, è cosa nota. Un'importante operazione di varie autorità nazionali, coordinata da Eurojust, ha portato però all'arresto di persone in un'indagine che, mentre scriviamo, è ancora in corso.

40 tornei minori con partite truccate: 15 arresti tra Francia, Bulgaria, Romania e Spagna

L'inchiesta riguarda un totale di 40 tornei, per lo più Challenger e quelli organizzati dall'ITF che una volta si chiamavano Futures e sono l'anello più basso del tennis professionistico. E anche il più debole, purtroppo.

I tornei interessati si sono tenuti in 10 paesi, tra cui anche l'Italia, tra il 2018 e il 2024.

Tra le 14 persone oggetto di fermo o arresto, tre sono ex tennisti: i fratelli Karen e Juri Khachatryan e Dilyan Yanev, tutti bulgari e già noti all'ITIA (International Tennis Integrity Agency) per altri casi di match-fixing, erano stati radiati o sospesi per lungo tempo.

L'indagine, partita dalla JIRS di Marsiglia a fine 2023 per il risultato sospetto in un match di doppio svoltosi appunto in Francia, si è via via allargata, permettendo di scoprire gran parte del modus operandi.

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Tennis: la galassia dei tornei minori

Una volta si chiamavano Futures, da qualche anno hanno assunto nomi meno evocativi come M25 e M15. Sono i tornei di più bassa categoria del tennis professionistico, organizzati dall'ITF (International Tennis Federation). Tali tornei hanno montepremi rispettivamente da 25.000 e 15.000 dollari e distribuiscono fino a un massimo di 25 e 15 punti ATP, ma anche punti per le classifiche juniores.

Come funzionava il match-fixing da oltre 800.000€ di guadagni illeciti

L'ipotesi è che il gruppo pagasse diversi giocatori classificati oltre il 100° posto del ranking ATP, per perdere deliberatamente un set o addirittura l'intero match. Su conti aperti appositamente per questo tipo di partite, venivano piazzate scommesse simultaneamente in diversi paesi, e tutte le puntate andavano spesso e volentieri contro l'andamento che sembravano aver preso le suddette partite.

Dalle transazioni finanziarie, che avevano nella Bulgaria una sorta di fulcro, è emerso che ammonterebbero a circa 800.000 euro, i ricavi illeciti ottenuti tramite le scommesse su queste partite truccate.

Nove dei sospettati sono stati tratti in arresto in Francia, quattro in Bulgaria, uno in Romania e uno in Spagna. Su tutti costoro pendono accuse che vanno dalla corruzione sportiva, alla frode organizzata, al riciclaggio di denaro alla partecipazione ad associazione a delinquere.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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