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High Stakes Poker: Phil Ivey re del bluff

Phil Ivey pare dirci: 'Are you bluffing to me?'Nell'ultimo episodio andato in onda di High Stakes Poker, Phil Ivey è stato capace di una giocata che da sola sarebbe valsa il prezzo del biglietto, se mai ce ne fosse stato uno: un bluff magistrale ai danni dell'olandese Lex Vehlduis, che si è trovato vittima di una delle sue armi preferite.

Lex, infatti, è un giocatore particolarmente aggressivo, che ama outplayare l'avversario con continui rilanci e ripetute puntate in bluff, come del resto ha ampiamente dimostrato anche durante il Main Event WSOP dello scorso anno.

Questa volta, tuttavia, il suo tentativo è stato vano, essendosi scontrato contro il giocatore di poker probabilmente più completo al mondo, quel Phil Ivey che - anche quando compie giocate spettacolari come quella che stiamo per raccontarvi - non pare mai farlo solo per lusingare se stesso.?

Il tutto ha inizio da Barry Greenstein, che apre a 5.500 $ con q 10, ed è a questo punto che lo show ha inizio. Ivey decide infatti di 3bettare fino a 18.000 $ con 2 5 . Veldhuis, per nulla intimorito e pur avendo una mano modesta come k j , decide di 4bettarla mettendo nel piatto 51.600 $, avendone alle spalle ancora 140.000.? Se Greenstein folda, Phil Ivey inizia a pensare, chiedendo il conteggio di Lex. Quando tutti pensano che il campione statunitense decida di muckare la sua mano – pur sapendo che l'olandese pro di PokerStars sia capace di mosse analoghe anche con il niente – Ivey va all-in, facendo foldare rapidamente Veldhuis!

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Gabe Kaplan, anche in questa stagione al commento, non ha esitato a definire la giocata come uno dei più bei bluff che si siano mai visti ad High Stakes Poker, e dargli torto appare davvero difficile. D'altra parte, se è vero che Lex Veldhuis ama bluffare anche Phil Ivey non scherza, essendosi reso già protagonista di qualcosa di simile in passato.

Ancora una volta, quindi, Phil Ivey strappa di mano a chiunque lo scettro di protagonista ad High Stakes Poker: bluffare contro il migliore d'altra parte raramente è una buona idea, perfino quando ci si chiama Lex Veldhuis.

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