[imagebanner gruppo=pokerstars] Phil Galfond ha recentemente parlato dei discussi cambiamenti introdotti da PokerStars.com, e sebbene stia ancora cercando di farsi una chiara idea sull'argomento questa è l'opinione che "OMGClayAiken" ha condiviso con PokerNews.com.
"E' importante capire che PokerStars è un business, e che per quanto riguarda quello che offrono sono liberi di cambiarlo in qualsiasi momento - premette lo statunitense - non posso certo dire che mi piacciono, e sono preoccupato da quella che potrebbe rivelarsi la strategia di Amaya in futuro, visto che dal mio punto di vista la mancanza di un vero competitor è il problema principale".
Galfond prosegue la sua disamina equilibrata, puntualizzando qualcosa che ha potuto toccare con mano dopo aver lanciato RunItOnce.com: "I clienti, anche solo quelli potenziali, ti contattano continuamente per chiedere prezzi più bassi e maggiori benefici, senza nemmeno premurarsi di argomentare il loro punto di vista".
Un elemento su cui Phil si permette di insistere: "Dobbiamo assicurarci di alzare clamore solo quando è veramente necessario, non semplicemente ogni volta che un cambiamento non ci piace, cosa di cui del resto erano già consapevoli. E' necessario mantenere dei buoni rapporti con la nuova proprietà, esplorando soluzioni che portino benefici ad entrambe le parti - suggerisce - argomentando in modo razionale le nostre ragioni con la consapevolezza che non ci è dovuto nulla".
Galfond ammette di non aver fatto "simulazioni" a livello statistico che provino in modo chiaro l'impatto di questo cambio di rotta, ma nonostante questo afferma: "Se arrivassimo al punto in cui uno studente universitario, che decida di depositare cento dollari su una poker room, non abbia alcuna possibilità di grindare tutti i livelli fino al $50/$100, allora tutti avremmo un problema".
Al pari di altri giocatori, "OMGClayAiken" pensa che questa possa essere un'occasione per i competitor per guadagnare terreno, ma è difficile capire se la sua sia una previsione o solo una speranza da giocatore: "Credo che con questa mossa PokerStars possa aver abbattuto una porta per altri siti che in precedenza sembravano non avere possibilità, specie se questo fosse soltanto il primo di molti altri cambiamenti".
In questo senso per saperne di più non rimane che attendere: anche Phil Galfond quindi non si mostra particolarmente ottimista, ma malgrado questo come al solito si aggrappa alla ragionevolezza, un esercizio faticoso ma che ancora una volta gli è riuscito.