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Alec Torelli: "Così mi immagino il futuro del poker"

[imagebanner gruppo=pokerstars] Molti giocatori, in Italia ma anche all'estero, si chiedono che cosa ne sarà del poker online nei prossimi anni, ed in che modo evolverà la figura del professionista: una domanda che anche Alec Torelli sembra essersi fatto più di una volta, e per la quale sembra aver trovato una sua personalissima risposta.

"Spesso mi è stato detto che sono un ottimista, ma dal mio punto di vista più persone si avvicinano al poker, più denaro viene coinvolto in quest'industria e più sponsor si avvicinano - spiega - e questo perché l'interesse cresce, e di conseguenza emergono più opportunità". Una visione che, ne è consapevole, diverge rispetto a quella di altri professionisti, ma forse non è un caso.

Essendo un giocatore statunitense, è infatti passato dall'UIGEA prima e dal Black Friday poi, sapendo quindi che questo genere di considerazioni non nascono oggi: "Mi ricordo che quando passò l'UIGEA David Benefield disse che adesso avremmo dovuto cercarci un lavoro, mentre attorno al 2010 Tom Dwan disse che nell'online ci sarebbero state un gruppo di persone che avrebbero guadagnato il doppio di quanto avessero mai fatto fino a quel momento, ed aveva ragione".

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Torelli sembra distinguere fra la figura del professionista al vertice della piramide e quello che invece, magari viaggiando e giocando anche dal vivo, intende guadagnarsi da vivere grazie al poker: "Il poker si è evoluto ad un ritmo vertiginoso, e così arrivare ai vertici è incredibilmente più difficile di quanto non lo fosse in passato, ma questo è accaduto anche nel baseball o nel tennis, dove sono pochissimi quelli che guadagnano cifre spaventose, ma allo stesso tempo per chi ci riesce è più profittevole che mai".

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Secondo lui insomma, i giocatori di successo del domani dovranno puntare anche sul poker dal vivo, e magari nel cercare di lavorare a fianco di una serie di sponsor, farsi cioè anche ambasciatori comportandosi in maniera professionale, e non più soltanto preoccupandosi di vincere ai tavoli.

"Sicuramente il livello di competenza richiesto per emergere si è innalzato, e la percentuale di quelli che ci riusciranno sarà minore - ammette - ma coloro che ne saranno capaci si troveranno comunque in una posizione eccellente, mentre per chi vorrà guadagnare fra i 50.000 ed i 100.000 dollari l'anno ed intende impegnarsi davvero lo spazio c'è e ci sarà sempre". Ma questo non significa che sia o rimarrà facile.

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