“La rivalità tra la new generation e l’ old school è tutto un equivoco!”. Parola di Jake “neverbluff67” Cody, recente vincitore dell’Ept di Deauville. Forse, è uno dei pochi che può conoscere a fondo la nota divisione tra le due scuole di pensiero. A soli 21 anni è considerato uno dei fenomeni del poker online britannico e quest’anno ha confermato al mondo tutto il suo talento anche nel live, vincendo una tappa dell’European Poker Tour.
Sulla nota dicotomia tra le due generazioni ha una sua idea: “A mio avviso si è creato un grosso equivoco tra i due gruppi. Mi dispiace che ci sia questa divisione. A mio avviso è sbagliato valutare meglio una o l’altra scuola. Io non sono a priori dalla parte dei giovani, anche se sono cresciuto giocando su internet. Penso che certe mosse dei vecchi players siano sbagliate e perdenti nell’online ma profittevoli nel live. Bisogna valutare il contesto. Sono due situazioni completamente differenti. Il problema è che oramai i giocatori live pensano male dei giovani e viceversa. Ma ci sono tanti luoghi comuni da sfatare”.
La sua esperienza nei principali tornei dal vivo gli ha fatto maturare una convinzione molto equilibrata:“Molti giocatori del live pur non conoscendo al cento per cento i concetti matematici applicati all’Hold’em, sono veramente abili a leggere gli avversari e a sentire il gioco. Hanno un vantaggio enorme che gli permette di andare avanti con il poker. Sono convinto che i players disposti ad aggiornare sempre il proprio gioco, vinceranno sempre, a prescindere dall’età”.
La sua folgorante carriera parte con “un semplice – rivela – deposito di 10 dollari su PartyPoker”. Da lì è iniziata la scalata al suo successo perché “ è stata – garantisce - l’unica volta che ho depositato denaro”. La sua storia riflette il sogno di molti appassionati: “Ho iniziato – racconta in un’intervista sul Magazine BluffEurope – a giocare sit and go small stakes. Poi sono riuscito a vincere un evento da 2.300 dollari; per me era una cifra enorme allora. Da quel momento ho iniziato a partecipare solo a tornei”.
Qual è il segreto del suo successo? Sono in molti a chiederselo. “Ho passato molto tempo durante l’estate sfidando Mike MacDonald e Matt Perrins. Grazie a questa intensa esperienza ho capito di aver fatto un salto di qualità nel mio gioco. Sono due grandi players e sono certo che Mike sia destinato a vincere un evento prestigioso molto presto”.
A Deauville ha vinto a sorpresa, ed è difficile riuscire a trovare un vero e proprio difetto nel suo gioco: “L’aggressività al tavolo è senza dubbio uno dei miei punti di forza oltre al coraggio e il costante monitoraggio del mio stack e quello degli avversari. Uno dei miei segreti è senza dubbio quello di aver aumentato la gamma di chiamate. Sto migliorando molto, anche nella lettura del flusso di gioco. La mia debolezza principale però è che a volte eccedo nell’aggressività e tendo a forzare l’azione soprattutto nei piccoli tornei”.
Come può migliorare un player? “A me è tornato molto utile leggere i forum e guardare i video sui vari tutorial su internet", dice Jake Cody che conclude "Il modo più efficace per progredire è senza dubbio quello di confrontarsi e parlare sempre con i colleghi sulle mani e sulle diverse situazioni affrontate. Nulla funziona meglio di un’accurata analisi con le persone di vostra fiducia. Io sono oramai diventato un giocatore da torneo e mi devo sforzare a prendere appunti sui miei avversari e riconoscere determinati modelli e tendenze del loro gioco. L’importante è non sentirsi appagati ma tendere sempre a migliorare il proprio gioco. Guai fermarsi!"