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Intervista a "Gliaglia80" : "Grindare, l'unica vera sfida"

Jurij Naponiello in una delle sue apparizioni ai tavoli liveConosciuto e rispettato dagli appassionati, esempio per chi si avvicina per la prima volta al gioco del poker con l'intenzione di fare di questo qualcosa in più di un semplice divertimento: questo è Jurij "Gliaglia80" Naponiello, grinder 30enne di Udine specializzato negli heads-up delle varianti diverse dall'hold'em, come il razz, lo stud, l'8-game ma soprattutto l'omaha hi/low.

Parlando con Jurij - sul nostro forum "gliaglia" - si avverte la loquacità della persona felice di ciò che sta facendo e soddisfatta, a ragione, dei risultati ottenuti: "Gliaglia80" è stato capace di vincere nelle poker room italiane circa 140.000 €, tutto questo giocando quasi esclusivamente heads-up.

La strada tuttavia per lui inizia prima, nel 2007 su alcune room.com, dove dopo gli esordi ai sit&go multitable da 6$ conosce attraverso sharkscope quello che sarebbe diventato il suo mito pokeristico: si tratta di "tatta", leggendario grinder di HU di omaha hi/low che risponde al nome di Thomas Adams, capace di un profit di oltre 500.000 $ e di un ROI imbarazzante, pari al 14% su 57.000 partite.

Quello che si definisce un buon maestro: "Ho trascorso delle ore a guardarlo giocare, ad osservare i suoi showdown - mi racconta Jurij - e ho pensato che se ce la faceva lui, avrei potuto riuscirci anche io".

"Ho cominciato così a giocare gli HU da 11$ a partire dal gennaio 2008, quando giocavo circa 1.000 partite al mese multitablando da sei ad otto tavoli - prosegue Naponiello - a quei tempi lavoravo, ho fatto di tutto dall'impiegato del supermercato al lavoro in fabbrica, ed il poker era un modo per arrotondare. Questo mi ha decisamente fatto le ossa, sia a livello tecnico che per quanto riguarda il mindset".

Con lo studio e l'impegno, crescevano infatti parallelamente in Jurij tanto la passione quanto le capacità tecniche: "Ci sono stati due libri per me fondamentali, ovvero "Theory Of Poker" e soprattutto "Super System 2", una vera bibbia per noi giocatori delle varianti diverse dall'hold'em. Man mano che i risultati arrivavano ho fatto level-up agli HU da 33$, quindi a quelli da 55$. Inizialmente pensavo di avere edge sui miei avversari solo perché si trattava di partite da 11$, ma i risultati mi hanno smentito".

Il tempo passava, e con l'avvento del poker online in Italia Jurij passa alle ".it" : "E' stato come scoprire l'Eldorado - ammette - con il livello estremamente più basso e l'esperienza che avevo già accumulato delle dinamiche heads-up e della conoscenza di questo gioco, le cose sono andate davvero bene".

E a differenza di altri top grinders che praticano l'hold'em, costretti a giocare una gran quantità di partite e a subire swing frustranti, giocando heads-up di altre varianti la cosa assume connotati diversi: "Non riuscirò mai a sviluppare così tanto gioco da diventare più di Supernova - spiega "Gliaglia80", che ormai gioca soltanto su PokerStars.it - quindi mi concentro sul profit. Il bello di varianti come il Pot Limit Omaha hi/low è che eliminando l'all-in preflop e concentrandosi piuttosto sul gioco postflop consentono di ridurre la varianza. Le varianti hi/low sono state pensate proprio per proteggersi dai giocatori indiscriminatamente aggressivi".

Naturalmente, il traffico per chi gioca queste varianti è assai ridotto se confrontato a quello del No Limit Hold'em, ed allora occorrono degli accorgimenti: "Ho cominciato a giocare altre varianti, come il razz, lo stud, l'8-game o l'H.O.R.S.E. Credo di avere una mentalità analitica e questo mi aiuta: serve pazienza e table selection, entrambe fondamentali per avere buoni risultati".

Già, perché se è vero che un professionista si avvicina al gioco per passione, quando gioca lo fa per il profitto: "Non mi diverto quando gioco, puoi tranquillamente scriverlo. Quando voglio divertirmi gioco dei tornei live in Slovenia con buy-in contenuti, mi piace il tipo di relazioni che si instaurano al tavolo. Il poker online invece è la mia professione". E come tale viene trattata anche nei più piccoli dettagli: "Ho due computer, un portatile, due gruppi di continuità ed una pennina per la connessione internet. Quando multitabli heads-up da 100 € non puoi permettere che un qualsiasi problema tecnico ti rovini la giornata".

E se Naponiello mostra di adorare quello che fa, riesce a trovare anche un lato negativo: "Mi piace l'indipendenza che offre il poker, ed anche i guadagni importanti che si possono ottenere. Inoltre, io ho tre bambini e sono sposato, mia moglie è felice che possa rimanere a casa, vederli crescere. La stabilità e l'appoggio della mia famiglia sono la mia vera arma vincente. Tuttavia, questo lavoro ti fa sempre stare seduto e ti fa ingrassare, ed io sono troppo pigro per fare dell'esercizio: questo è l'unico aspetto negativo".

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Quali sono quindi gli obiettivi per "Gliaglia80", adesso che è diventato uno dei regular più rispettati del panorama italiano nella sua categoria? E' presto detto: "Mi piacerebbe vincere la Leaderboard di PokerStars, anche per questo adesso gioco soltanto qui - mi confida - inoltre il mio obiettivo è quello di costruirmi gradualmente un bankroll capace di farmi frequentare più assiduamente il circuito live, come ad esempio permettermi di pagarmi una intera stagione IPT".

Naponiello non nega che una sponsorizzazione sarebbe gradita, ma la vede più come una possibilità ulteriore che non come un obiettivo irrinunciabile: "Ancora qualche anno e sarò in grado di poter giocare e viaggiare, il vero motivo che mi spinge a voler frequentare il circuito live. Fino ad alcuni mesi fa anche giocare un evento da 500 o 1.000 euro mi sarebbe pesato, adesso non è più così: in un paio di anni spero di riuscire a sponsorizzarmi da solo, comunque vada".

E se l'avvento del cash game per più di qualcuno rischia di minare il traffico nei sit&go, "Gliaglia80" sembra non fasciarsi la testa prima del tempo: "Ho sempre avuto paura che il gioco si potesse logorare, rimanendo confinato a livello nazionale. Tuttavia, gli heads-up sono una variante diversa dai sit&go e non credo subiranno più di tanto l'avvento del cash-game, inoltre credo che nel prossimo futuro potremmo giocare assieme a livello europeo. Se così non fosse, il confine è vicino: potrei anche decidere di trasferirmi all'estero e poter così giocare sul .com, dove certo il traffico non morirà mai, ma spero che non sarà necessario".

Il tempo passa, dalla cuffia sento che i primi tavoli di PokerStars si stanno aprendo per "Gliaglia80", ancora una volta. Ho paura di disturbarlo, di distrarlo, ma lui continua: "Sai, non mi interessano le sfide - mi confida - può darsi ci siano giocatori migliori di me nella mia specialità, anzi sicuramente. Ma non sento di dover dimostrare qualcosa a qualcuno". Colgo la palla al balzo, e gli domando se in fondo il grinding non sia la vera sfida, per un giocatore: "Credo che nella tua domanda ci sia già la risposta: il fatto che non voglia accettare sfide contro qualcun altro, significa che per me la sfida è un'altra, quella che hai detto tu".

Infine, gli domando cosa consiglia a chi si avvicini per la prima volta al poker online, giovani che magari vedono giustamente in giocatori come lui modelli vincenti, da imitare: "Vai su sharkscope, cerca "devil_morgan" - mi risponde - è mio fratello, era senza lavoro e io gli ho suggerito di provare a fare come me. L'ho coachato per gli heads-up di razz, una decina di ore". Lo cerco, e vedo che dallo scorso marzo "devil_morgan" ha già giocato 2.710 partite, con ROI del 35%: è primo in classifica assoluta nel 2010 per gli heads-up della specialità razz dai 2 ai 5 dollari.

"Questo è il segreto - sorride Jurij - umiltà, staccare quando non è giornata, e cominciare dai sit&go da 2€, impegnandosi anche così si riesce a tirare fuori uno stipendio. Adesso passerà a quelli da 5€, ed i 100 prima o poi arriveranno".

Questo sembra essere, Jurij "Gliaglia80" Naponiello. Qualcuno che ti dice: "Se ce l'ha fatta "tatta" posso farcela anche io, e se ce l'ho fatta io puoi riuscirci anche tu". E te lo dice in un modo per cui credergli ti sembra l'unica cosa davvero sensata da fare.

Piero "pierelfo" Pelosi

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