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Perché per il poker online americano è arrivato il momento della svolta

[imagebanner gruppo=pokerstars] Se l’e-gaming in Nevada e New Jersey è sulla linea di galleggiamento,  i prossimi due anni potrebbero rivelarsi decisivi per il futuro dell’industria dell’online a stelle e strisce.

California, Mississippi e lo stato di Washington stanno lavorando per disciplinare il poker (e non solo) sul web, ma la vera bomba arriva da New York.

Nello Stato della Grande Mela, l'azione di lobby innescata dal colosso di Las Vegas, MGM, sta iniziando a dare i suoi frutti. Ed anche PokerStars guarda interessata da vicino alle evoluzioni di quello che potrebbe diventare presto il mercato trainante di tutto il Nord America.

GamblingCompilance rivela che il membro dell'assemblea, Gary Pretlow, presidente del Comitato "Racing e Betting", ha assicurato che un progetto di legge sul gaming online sarà presentato entro la fine del 2015.

Gli analisti sono scettici sui tempi di attuazione del progetto, visto che le autorità newyorkesi hanno - in questo momento - la priorità ad avviare i nuovi casinò live. Sono appena state assegnate le licenze e MGM non è riuscita ad aggiudicarsi alcun diritto, però a Las Vegas continuano a guardare con attenzione al business dell’online.

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Dal quartier generale di MGM hanno fatto sapere di essere interessati solo ad un mercato federale o interstatale e la Grande Mela può essere la vera base di partenza.

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E’ chiaro che una nuova legge a New York segna una svolta politica (e non solo) per tutta l'industria dell'e-gaming, considerato che un altro grande stato, la California, è prossima al grande passo nel poker online: nel mese di dicembre, il deputato Mike Gatto ha introdotto un nuovo progetto di legge.

L'ostruzionismo di Sheldon Adelson sta fallendo su tutta la linea.

Prossimi alla disciplina dell-e-gaming anche in Mississipi e nello Stato di Washington. E si stanno muovendo anche Massachusetts, West Virginia, Illinois, Iowa e Connecticut.

Una liquidità condivisa tra questi stati, insieme a New York, California, Nevada, Delaware e New Jersey non sembra più un'utopia e potrebbe - in futuro - rilanciare una ricca piattaforma condivisa per l'industria del poker online che si sta ancora leccando le ferite del post black-friday.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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