La prima volta di Scott Montgomery ad un evento WSOP viene accompagnata dalla fantastica performance di un italiano. Giuseppe Padovano, outsider azzurro presente fra i 3102 iscritti all'event#36 - 1.000$ No Limit Hold'em - delle WSOP 2010, si è classificato in 22ma posizione, uscendo non senza rimpianti in un cooler che lo poteva proiettare davvero vicino al sogno.
A proposito di sogni, si avvera invece quello del canadese Scott Montgomery, fino a ieri celebre per il 5° posto al main Event WSOP 2008 vinto da Peter Eastgate. Era l'anno del primo November Nine, e Scott era uno dei favoriti del lotto. Ne uscì con 3 milioni di dollari ma la vittoria, certo, sarebbe stata un'altra musica.
E il tanto atteso trionfo è arrivato ieri: un evento meno prestigioso sicuramente, ma ugualmente difficile visto il field impressionante per quantità, ma anche per qualità: durrrr, Chris Ferguson, Sorel Mizzi, Dennis Phillips, Jason Mercier, Paul Wasicka, Liv Boeree... sono solo alcuni dei nomi VIP tra i partecipanti, fra i quali c'era anche un elevatissimo numero di italiani: Flavio Ferrari Zumbini, Marco Fantini, il nostro Nicola "deejay" De Vita, Cristiano "crisbus" Guerra, Tommaso Briotti e tantissimi altri fino a Giuseppe Padovano.
Il giovane azzurro è riuscito ad andare veramente deep, facendo meglio di tutti i nostri, compresi gli altri 5 finiti a premio: 282° Marco Traniello (1,870$), 238° Niccolò Caramatti (2,065$), 126° Paolo Grossi (2,903$), 80° Marco Della Tommasina (4,466$), 77° Gianluca Palmieri (4,466$).
Giuseppe, detto "geko", ci ha fatto veramente sognare, chiudendo infine 22° in una mano maledetta contro Ryan D'Angelo. Un cooler, come si dice in questi casi, perchè sul flop 10 7 q Padovano fa check-raise a 75mila sul bet 36mila di D'Angelo, il quale reagisce con un quarto raise a 125mila, su cui l'azzurro va allin venendo chiamato:
Padovano q 10
D'Angelo q q
Solo un miracolo potrebbe salvare il nostro alfiere, ma già il turn 4 lo decreta drawing dead e player out. Per Giuseppe Padovano una grande prestazione e 13.791$ di premio.
Il final table si presenta invece con:
Sebastien Roy 1,867,000
Timothy Beeman 1,788,000
Daniel Fuhs 1,251,000
John Dolan 967,000
Mick Carlson 917,000
Peter Dufek 780,000
Adam Richardson 702,000
Scott Montgomery 604,000
Michael Michnik 307,000
La maggior esperienza e classe di Scott emergono però sul resto del tavolo, e ai 4 players left arriva il suo cambio di marcia. Conquistata in breve la chiplead, il canadese si scatena eliminando due avversari e approcciandosi all'heads up contro Mick Carlson in enorme vantaggio. La contesa dura veramente poco:
Allin preflop di Carlson con k 2 , chiamato dal rivale con a 7 . Il board 9 4 10 6 3 decreta la fine delle ostilità, e così Scott Montgomery riprende con il braccialetto WSOP un discorso interrotto quasi due anni orsono, aggiudicandosi la splendida cifra di oltre 480mila dollari. Ecco il payout del final table:
1°. Scott Montgomery 481.760$
2°. Mick Carlson 297.996$
3°. Adam Richardson 210.892$
4°. Daniel Fuhs 152.655$
5°. Sebastien Roy 111.783$
6°. John Dolan 82.804$
7°. Peter Dufek 62.033$
8°. Timothy Beeman 46.985$
9°. Michael Michnik 35.986$
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