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Perché il Poker Americano rischia di tornare all’età della pietra

[imagebanner gruppo=gazzabet]Nel dicembre del 2011, Virginia Seitz, assistente del Dipartimento di Giustizia statunitense (Procura Generale), fornì un'interpretazione autentica del Wire Act (legge federale sul Betting telematico approvata nel lontano 1961), sdoganando il poker online dalla morsa della normativa statunitense.

L'assistente alla Procura Generale arrivò alla conclusione che i divieti previsti dal Wire Act dovevano essere applicati solo alle scommesse sportive (che negli States sono consentite solo live nei casinò del Nevada).

Da quel momento, Nevada, Delaware e New Jersey presero la palla al balzo ed autorizzarono i loro mercati interni. Ma ci sono una decina di stati che stanno per compiere il medesimo salto (California in testa).

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Adelson con George Bush e Shimon Peres. E' tra i principali finanziatori del Partito Repubblicano e dello Stato di Israele

Negli USA però ogni legge passa sempre dalle lobby. Ed i sostenitori del gioco online devono fare i conti con il potentissimo Sheldon Adelson, boss di Las Vegas Sands, schierato apertamente contro l'e-gaming, per interessi dichiarati, visto che dirige la più potente società di casinò mondiale.

Così Adelson ha finanziato un nuovo progetto di legge, il cui nome è tutto un programma: Restoration of America Wire Act (RAWA), una nuova interpretazione dettata solo dalle esigenze di Mister Adelson.

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Questa particolare “contro riforma” sarà discussa in Congresso il prossimo martedì e potrebbe riportare il poker online statunitense all’età della pietra.

John Pappas, il direttore esecutivo della Poker Players Alliance, segue con grande apprensione questo attacco frontale condotto da Sheldon Adelson. In caso di successo, tutti i mercati dell’online statunitensi verrebbero bloccati. E giocare su internet sarebbe illegale nei 50 stati.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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