L'assistente alla Procura Generale arrivò alla conclusione che i divieti previsti dal Wire Act dovevano essere applicati solo alle scommesse sportive (che negli States sono consentite solo live nei casinò del Nevada).
Da quel momento, Nevada, Delaware e New Jersey presero la palla al balzo ed autorizzarono i loro mercati interni. Ma ci sono una decina di stati che stanno per compiere il medesimo salto (California in testa).

Negli USA però ogni legge passa sempre dalle lobby. Ed i sostenitori del gioco online devono fare i conti con il potentissimo Sheldon Adelson, boss di Las Vegas Sands, schierato apertamente contro l'e-gaming, per interessi dichiarati, visto che dirige la più potente società di casinò mondiale.
Così Adelson ha finanziato un nuovo progetto di legge, il cui nome è tutto un programma: Restoration of America Wire Act (RAWA), una nuova interpretazione dettata solo dalle esigenze di Mister Adelson.
Questa particolare “contro riforma” sarà discussa in Congresso il prossimo martedì e potrebbe riportare il poker online statunitense all’età della pietra.
John Pappas, il direttore esecutivo della Poker Players Alliance, segue con grande apprensione questo attacco frontale condotto da Sheldon Adelson. In caso di successo, tutti i mercati dell’online statunitensi verrebbero bloccati. E giocare su internet sarebbe illegale nei 50 stati.