Italiani: le sfide sul dot com
Ti faccio una domanda rivolgendomi non al Pagano imprenditore, ma al Pagano giocatore e rappresentante per tanti anni del field azzurro: tra i players italiani di MTT vi è la moda di trasferirsi all’estero per sfidare il dot com. Io vivo a Malta e ti posso assicurare che c’è una community di poker players italiana importante. Lasciamo stare i top players come Mustacchione e Sammartino, ma ci sono diversi giocatori, anche molto forti, che non stanno andando bene. Non è forse un azzardo questo salto?
Hai fatto bene a fare questa distinzione. Ci sono i top pro che stanno sfasciando anche i tavoli del dot com: sono giocatori che hanno tutto il mio rispetto. Per gli altri, quelli che hanno preso le famose scoppole, mi sento di dirgli che è importante confrontarsi con i giocatori più forti. E’ una palestra che li aiuterà a crescere. Fa parte della professione del giocatore fare un percorso del genere.

Anche tu, prima di farti conoscere nel circuito EPT, sei volato in California a farti le ossa.
Anche per me è stato lo stesso, prima di ottenere risultati importanti in Europa. Online ho imparato il No Limit Hold’em, confrontandomi con i migliori. Io le chiamo scoppole “preventivate”. Dando per scontato che si può giocare sul dot com solo se si ha residenza all’estero, è importante sapere gestire nel migliore dei modi il bankroll. Dopo un periodo di adattamento, i risultati arriveranno se c’è il talento. Non serve giocare il 50-100 NL. All’estero, già all’1-2 e 2-4, ci sono tavoli durissimi.
Ai grinder più giovani e di talento che si gettano in questa mischia, che consigli ti senti di dare?
Non fate i supereroi. Per diventare giocatori di livello internazionale bisogna crescere per gradi, non esistono scorciatoie. Lo stesso discorso vale per Musta, Palumbo e Sammartino che stanno vincendo sul dot com. All’inizio hanno sofferto ed ora sono in grado di poter volare.
Saint Vincent PokerStars Live
Con Saint Vincent avete ufficializzato una partnership importante che vede insieme PokerStars, Pagano Events e il casinò. Un caso unico nella storia del gioco italiano.
Per noi è importante offrire qualche punto fermo ai nostri clienti: rake bassissima, formazione dei dealer con preparatori internazionali, partite con limiti bassi (1/2 NL), cercando di valorizzare il concetto di ospitalità, proprio come negli Stati Uniti e in California. Per Saint Vincent è la grande occasione di mettersi in evidenza. Per noi è importante aver trovato un partner ideale, disponibile ed aperto a lavorare.
Un tuo giudizio sul mercato italiano: è realmente in crisi o è l’offerta spesso sbagliata?
E’ un mercato maturo, dove è importante sapersi rinnovare e adeguare ai trend ed alle mode.

Fine seconda parte - fine
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