[imagebanner gruppo=pokerstars] Alex Dreyfus, dopo la Global Poker Masters di Malta, rilancia annunciando un nuovo progetto, quello della Global Poker League: ecco di che si tratta, ed in che modo il patron del Global Poker Index intende promuoverla.
"Si tratterà di una competizione della durata di dieci settimane, che quest'anno dovrebbe cominciare a cavallo fra agosto e settembre - ha spiegato a PokerNews.com - ci saranno otto squadre, con sette membri ciascuno che saranno selezionati dopo le WSOP, a partire dal GPI 300 o 500, ma non solo".
I dettagli sono infatti ancora da definire, ma sicuramente Dreyfus immagina tre membri selezionati tramite la graduatoria GPI, due "wild card" e due giocatori selezionati in altro modo, uno online ed uno attraverso dei casinò dal vivo che già oggi sono partner del GPI e di The Hendon Mob: "Nella prima stagione intendiamo coinvolgere una dozzina di casinò, ma naturalmente questo numero crescerà con le successive edizioni".
Il format sarà quello della Global Poker Masters? Sì, ma non proprio. La base sarà infatti sempre quella, ma l'idea è quella di apportare dei correttivi sulla base delle indicazioni ricevute dai giocatori ed anche degli errori commessi nel corso della scorsa GPM, che Dreyfus considera un successo ma non per questo perfetto.
"Abbiamo dimostrato che il poker a squadre è possibile, se fatto in un certo modo - premette - ha senso che il Global Poker Index promuova eventi dal vivo di questo tipo, ma il nostro intento non sarà mai quello di creare un circuito che si metta in competizione con l'EPT o il WPT. Non solo penso non ci sia né spazio né necessità per questo, ma non è proprio il nostro ruolo".
Ed a proposito di ruoli, così Dreyfus definisce la sua "mission" e di riflesso quella del team dietro al Global Poker Index: "Il nostro intento non è quello di trasformare il poker in uno sport, ma di promuoverlo in maniera simile. Purtroppo oggi ci sono pochi giocatori per i quali il pubblico è davvero appassionato, serve creare una base di fan e per riuscirci una league che le persone possano seguire è l'ideale".
Secondo le stime di Dreyfus, il GPI investirà non meno di tre milioni di dollari in questo progetto, allargando col tempo le proprie partnership anche con media generalisti e non, in modo da far sì che l'esposizione di questi eventi sia sempre crescente: "Stiamo imparando ad usare Twitch, e da questo punto di vista abbiamo commesso diversi errori. Mi è spiaciuto anche non riuscire a coinvolgere i media generalisti al di fuori della Francia come avremmo voluto, purtroppo con il poker non è semplice ma almeno adesso abbiamo un prodotto come quello della GPM da far vedere".
Global Poker Masters che tornerà, anche se ancora non si sa bene dove: "Potrebbe essere Malta come un'altra location completamente diversa, perfino gli Stati Uniti - rivela - la nostra intenzione è di aumentare il format di almeno un giorno, il numero di squadre ed anche l'engagement, e proprio negli USA stiamo discutendo con più partner potenziali interessati ad investire". Di novità, insomma, ne sono ancora destinate ad arrivare.