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Poker online: Joe Cada ritorna alla vittoria su PokerStars

Joe-CadaPer chi se lo fosse scordato, Joe Cada è ancora il campione del mondo in carica, almeno fino a novembre. Eppure, in questi mesi, il ragazzo di Shelby Township ha fatto di tutto per finire nel dimenticatoio, a tal punto da diventare una delle meteore più fugaci nel cielo di Las Vegas.

Dopo dieci mesi orribili, con neanche un piazzamento in the money in un side event di infima caratura, con nessuna bandierina alle WSOP, il titolare del braccialetto più prestigioso del globo sta dando importanti segni di risveglio. Nel week-end "jcada99" ha vinto un importante torneo online sulla  piattaforma internazionale di PokerStars: il 215$+R NL Hold'em, con un montepremi garantito di 150.000$.

Field esiguo con solo 236 players al via  ma Joe al final table si è imposto contro grandi nomi come David "WhooooKidd" Baker (quarto), Adam "Roothlus" Levy (quinto) e David "dpeters17" Peters (settimo). Runner up Sam "aaajack" Chartier. Nella zona calda si è piazzato anche Jeff "kobeshomie" Madsen (12esimo).

Cada ha vinto 38.012$, briciole direte voi, per uno che meno di dodici mesi fa ha incassato in un solo colpo 8.5 milioni di dollari, eppure il risultato ha un significato di estrema importanza psicologica per un campione che, con i riflettori di tutto il mondo addosso, è riuscito ad ottenere solo un 11esimo posto all’High Roller a gennaio nel Caribbean Poker Adventure, alle Bahamas. Poi  è scomparso nel nulla per quasi un anno. Come molti suoi illustri colleghi, è stato colpito dalla sindrome del “campione del mondo”.

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Il re è rimasto nudo, solo, tradito dagli amici (addirittura una persona di sua fiducia gli ha rubato il libretto degli assegni) e dalla varianza che tanto benevola era stata nei suoi confronti. Ancora non si possono valutare le sue capacità. In molti si chiedono se il braccialetto più prestigioso è stato un dono del cielo oppure è tutta farina del suo talento? Solo il tempo potrà darci delle risposte attendibili.

Tra pochi giorni per lui inizierà una nuova vita, si libererà di un peso, le luci della ribalta non saranno più sul ragazzino di  Shelby Township che ha sbaragliato il mondo. Vincere a 23 anni il Main Event WSOP, essere il più giovane di sempre ad aver compiuto un’impresa simile, può dare alla testa; è normale, lecito. Le vertigini rischiano di farti volare nel baratro: Peter Eastgate, nonostante i numerosi risultati di prestigio, anche dopo il titolo, ha deciso di smettere. Troppe pressioni, tanti soldi e pochi stimoli. Finirà così anche per Cada? E chi può saperlo?

Joe, nonostante indossi il braccialetto più luccicante di Las Vegas (che neanche Phil Ivey può permettersi) è stato un campione solo in questi lunghi 10 mesi, con l’unica grande consolazione di 8.5 milioni di dollari in tasca. Non male ma i soldi non sono tutto per un poker player alla ricerca della fiducia in se stesso e che si trova costretto a dimostrare al mondo di non essere stato solo baciato dalla dea bendata. La vera sfida parte ora.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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