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WPT Londra: Jake Cody inarrestabile, Giovanni Safina è quinto

Jake Cody: un successo WSOP lo separa dal Triple CrownE’ Jake Cody a vincere il WPT di Londra, uno dei pochi poker player a poter dire di essere profeta in patria: niente da fare per Giovanni Safina, il pro di PartyPoker si è dovuto fermare in quinta piazza.

Nelle fasi iniziali è proprio l’inglese Jake Cody a mettere pressione al tavolo, riuscendo ben presto a rimpolpare il proprio stack. D’altra parte, “neverbluff67” è giocatore temuto online, e sa bene che i premi importanti sono alla fine: non disdegna quindi di 3bettare in all-in preflop gli avversari o di squeezare al momento opportuno, e ben presto si trova a veder raddoppiare il proprio stack in modo uncontested.

Il primo ad essere eliminato è Gareth Teatum, e a stretto giro è out anche Fabian Quoss, entrambi per mano di Jake Cody. Il tedesco gira infatti 7 7 dopo aver 4bettato all-in Cody, che non ci pensa molto e chiama con 10 10, dominandolo lungo tutto il board.

Rimasti così in sei, è Sandiep Khosa ad abbandonare la compagnia: ormai short va all-in con k q , ma trova il call di Nichlas Mattsson che gira 9 9 , ed un board bianco decreta la sua eliminazione.

Giovanni Safina, rimasti in cinque, è in seconda posizione a 1.551.000: il palermitano in questa fase aveva sofferto un po’ l’iniziativa avversaria, ma senza subire colpi eclatanti. Almeno fino a  quel momento.

Il palermitano perde infatti un piatto importante contro Jake Cody, che apre il gioco con a j e viene chiamato da Giovanni con a 3 , ma si trova in grossi guai sul board q 4 3 a 7 , perdendo circa 600.000 chips in questa mano.

Rimasto quindi short dopo aver subìto una 3bet all-in da parte di Atkinson, Giovanni Safina con dieci bui alle spalle va a i resti con a 7 , chiamato da Jake Cody che mostra a 9 . Il board è clamorosamente anonimo, e così l’italiano – protagonista assoluto nei giorni scorsi – è quinto per 42.000 sterline, eguagliando così la prestazione di Michele Slam Saad al WPT di Venezia.

Al termine, Giovanni ha mostrato qualche rammarico per la sua doppia coppia scoppiata al river da Jake Cody, ma ha anche detto di essere soddisfatto per il suo primo tavolo finale WPT a quella che era la sua prima partecipazione. Ha anche augurato all’inglese di vincere il trofeo, e “neverbluff67” non lo ha deluso…

Del resto, dopo l’eliminazione di Safina, Jake Cody poteva vantare una chipleading sui 4 milioni, ovvero oltre il 50% delle chips in gioco.

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In quarta posizione si piazza Kristoffer Thorsson, che rimasto corto manda tutto in BvB con a 7 , con Jake Cody pronto a chiamare con k 9 . Un k al turn spegneva di colpo le speranze dello svedese, che vedeva così sfumare il potenziale bonus da 500.000 $, dovendosi accontentare di 56.000 sterline.

Jake Cody, legittimando il suo primato, elimina anche Bruce Atkinson, chiamando il suo all-in con a 10 contro i k 9 dell’avversario: il board q 4 3 j 8 illudeva soltanto il terzo classificato, lasciandogli in dote 93.000 sterline.

Il runner up Nichlas MattssonAll’heads-up finale, Jake Cody si presentava così con uno stack che sfiorava i cinque milioni, contro i due milioni di Nichlas Mattsson.

L’heads-up proseguiva fra scaramucce che lasciavano la situazione invariata, quando i due finivano ai resti con due mani che, in una situazione di testa a testa, non si possono foldare: a q per Mattsson, q q per Cody. Il board 9 6 9 5 4 decretava Jake Cody vincitore per 273.000 sterline, consegnando invece a Nichlas Mattsson una seconda piazza da 177.000 sterline.

Questo, quindi, il payout conclusivo:

1)    Jake Cody 273.000 £
2)    Nichlas Mattsson 177.000 £
3)    Bruce Atkinson 93.000 £
4)    Kristoffer Thorsson 56.000 £
5)    Giovanni Safina 42.000 £
6)    Sandiep Khosa 34.000 £
7)    Fabian Quoss 26.000 £
8)    Garet Teathum 18.000 £

A Giovanni Safina, che legittimamente poteva ambire a fare addirittura meglio, vanno comunque i nostri più sinceri  complimenti, per una cavalcata che lo ha visto letteralmente protagonista in un torneo prestigioso come il WPT di Londra: uscire a testa alta come il palermitano, talvolta è importante tanto quanto vincere.

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